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Non dovresti mai trattenere la pipì: lo 'sporco' motivo che ti spingerà più spesso in bagno

Quanto può essere pericoloso trattenere la pipì? In realtà tanto, in quanto sono numerose le problematiche generate da questa cattiva e malsana abitudine

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Trattenere la pipì è pericoloso e può provocare danni permanenti all’organismo. A dirlo è la scienza che ormai da anni continua a mettere in guardia tutti coloro che sono soliti sottovalutare questa cattiva e malsana abitudine.

Cosa dicono gli esperti

Quante volte, quando eravamo bambini, ci siamo sentiti dire dai grandi di non trattenerla? Tenere la pipì può sembrare una pratica innocua ma in realtà può avere effetti negativi sulla salute. I medici, infatti, raccomandano di svuotare la vescica regolarmente, preferibilmente ogni tre ore, poiché trattenere l’urina può provocare gonfiore, dolore e persino complicazioni più serie per la salute.

La vescica sana può contenere circa due tazze di urina prima di essere considerata piena, e il corpo impiega dalle nove alle dieci ore per accumularla. Gli esperti spiegano che, anche se la vescica può allungarsi per contenerne di più, trattenere la pipì regolarmente può portare a problemi come infezioni del tratto urinario, atrofia della vescica, difficoltà nella minzione e persino il rischio di rottura della vescica stessa.

Anche se le possibilità di morte per trattenere l’urina sono basse, è comunque importante svuotare la vescica regolarmente per evitare complicazioni. Trattenere l’urina per lungo tempo può esporre il corpo a batteri dannosi e aumentare il rischio di infezioni del tratto urinario. Tuttavia, è bene specificare che trattenere l’urina occasionalmente per alcune ore per motivi al di fuori del nostro controllo di solito non causa danni significativi.

Trattenere la pipì per brevi periodi occasionalmente non è un grosso problema, ma farlo abitualmente può avere serie implicazioni per la salute. È importante ascoltare il proprio corpo e cercare di urinare regolarmente per mantenere la vescica sana.

Gli effetti collaterali del trattenere la pipì

Il desiderio di fare pipì è un bisogno fisiologico caratteristico di ogni essere umano. Il nostro organismo infatti, tramite tale stimolo, ci avvisa che il corpo è pronto per procedere con le fasi che prevedono l’espulsione di sostanze inutili considerate di scarto.

Purtroppo però capita spesso che, per evitare di dover entrare in un bagno pubblico, per non doversi alzare durante una lezione scolastica o semplicemente perché si preferisce aspettare di tornare a casa propria, tantissime persone trattengono la pipì per troppe ore consecutive.

Probabilmente in tanti non ne sono a conoscenza, ma tale pessima abitudine può provocare ingenti effetti collaterali. La vescica di un essere umano medio può vantare una capacità di immagazzinamento pari a circa duecento ml. Ovviamente questo è un dato puramente statistico che tende a variare notevolmente da persona a persona.

Con la pipì il corpo umano si libera di sostanze acide che, se dovessero sostare per troppo tempo all’interno dell’organismo, indubbiamente provocherebbero guai seri. Gran parte delle infezioni urinarie e dei calcoli renali che annualmente vengono diagnosticati sono provocati da simili abitudini. Trattenendo l’urina per un tempo prolungato, i reni vanno piano piano a creare una sorta di sassolini che sono destinati ad ammucchiarsi tra loro fino a creare i dolorosi e tanto temuti calcoli renali.

In realtà, per non contrarre simili problematiche, basterebbe semplicemente bere tanta acqua ed evitare di trattenere l’urina favorendo lo svuotamento della vescica ad intervalli costanti. Altri effetti collaterali potrebbero prevedere la comparsa di brividi improvvisi e forti dolori addominali la cui intensità tende ad aumentare nel corso del tempo.

Qualsiasi sia la circostanza, ogni qual volta ne sentiate la necessità è importante recarsi al bagno senza procrastinare eccessivamente. Cercate di prendere confidenza con il vostro corpo e imparate ad ascoltarlo, assecondando le sue personali esigenze fisiologiche.

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