La risposta di Ikea alla borsa di Balenciaga

Ikea risponde a Balenciaga dopo le polemiche sulla borsa da 1700 euro identica alla shopper del colosso svedese

26 Aprile 2017
Fonte: Twitter

Continuano le polemiche e i post ironici sui social riguardo la borsa di Balenciaga che assomiglia in modo impressionante alla shopper di Ikea. Nei giorni scorsi si era discusso molto riguardo la nuova creazione del brand di moda che costa 1700 euro ed è pressoché identica a quella venduta dal colosso svedese a 60 centesimi.

Dopo tante discussioni e paragoni a rispondere al brand di lusso ci ha pensato Ikea, che ha pubblicato un post in cui ha svelato agli utenti come riconoscere una borsa del negozio svedese rispetto ad una realizzata da Balenciaga. “Come riconoscere un’originale Ikea Frakta – si legge nel messaggio dell’azienda in cui vengono elencati 6 punti fondamentali per distinguere le due borse: 1. Sbattetela. Se sentite un grande fruscìo, allora è la nostra borsa. 2. Multifunzionale. Può trasportare un completo da hockey, mattoni e pure acqua. 3. Sporcatela. Una vera borsa Ikea è sempre sporca di terriccio da orto. 4. Chiudetela. Siete in grado di ripiegarla fino alla grandezza di un portafoglio? Se la risposta è sì, congratulazioni. 5. Guardateci dentro. Sull’originale c’è scritto “Ikea”. 6. Il prezzo”.

Nella foto del post appare una shopper Ikea molto simile a quella di Balenciaga. Le luci sono le stesse, così come lo sfondo. L’idea di questa pubblicità è venuta dall’agenzia svedese ACNE. Secondo il sito Creativity, il direttore creativo Johan Holgrem ha contattato l’azienda subito dopo l’uscita della borsa e delle relative polemiche. Il fashion photographer Anders Kylberg ha poi ritratto la shopper Ikea facendo il verso alla rivale molto più costosa. L’immagine è stata diffusa sui social network come risposta a Balenciaga ed è davvero geniale.

Inutile dire che il post, davvero geniale, di Ikea, ha scatenato l’ironia degli utenti che hanno condiviso l’immagine sui social. Staremo a vedere se anche Balenciaga deciderà di rispondere al colosso dell’arredamento oppure continuerà a rimanere in silenzio, difendendo la sua creazione da 1700 euro.

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