Sai dov'è il punto Feng-Fu? Come stimolarlo per sentirti subito meglio

Alla scoperta di una 'variazione' dell'agopuntura: l'applicazione del ghiaccio sul punto Feng Fu

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L’agopuntura è uno dei cardini della medicina orientale, in particolare, di quella cinese, che ragiona sul concetto dei flussi di energia nel corpo e dei punti che ne segnano l’interruzione e che vanno stimolati per riattivare l’energia stessa. Una delle ‘variazioni’ dell’agopuntura e del concetto dei punti di pressione, è legato all’utilizzo del ghiaccio sul punto Feng Fu.

Questo punto, o ‘pozzo’ come viene anche chiamato nella medicina cinese, si trova alla base del cranio, dove si forma una piccola cavità proprio dove inizia il collo. Per ripristinare i flussi di energia che passano nel Feng Fu, solitamente si appoggia su di esso un cubetto di ghiaccio per circa venti minuti, magari aiutandosi con una benda, un sacchetto di plastica o un panno.

In un primo momento, ovviamente, si avrà soprattutto una sensazione di freddo ma dopo meno di un minuto si inizierà a sentire calore nel punto Feng Fu, segnale – sempre secondo la medicina orientale – che si sta ristabilendo il flusso di energia.

Addirittura, secondo quanto raccontato da alcune persone sottopostesi alla cura, queste hanno avvertito nei giorni successivi all’applicazione una sensazione quasi di euforia, legata probabilmente al rilascio di endorfine.

Questa applicazione, che deve esser fatta preferibilmente prima della cena, deve essere ripetuta ogni tre giorni ed è indicata per una vasta gamma di patologie, fisiche e non solo: ansia, asma, artrite, depressione, dolori articolari, disturbi del sonno, ipotensione e ipertensione, mal di testa, problemi di respirazione, digestione, circolazione e tiroidei e raffreddori cronici.

Attenzione, però, l’applicazione del ghiaccio sul Feng Fu può essere un coadiuvante nella cura di tante patologie ma non di tutte: è infatti sconsigliato alle donne in gravidanza, a chi soffre di epilessia e alle persone che hanno avuto seri problemi cardiaci, magari con interventi anche minori come l’impianto di un pacemaker.

 

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