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Scoperto il gene della chiacchiera, ci rende più socievoli

Il gene della chiacchiera cura l'autismo: a dichiararlo è una recente ricerca scientifica

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Il gene della chiacchiera? Cura l’autismo e forse anche altri disturbi della mente. La notizia sta facendo il giro del mondo. Si tratterebbe di una scoperta scientifica molto interessante, che potrebbe portare a limitare anche l’uso dello smartphone: ormai droga tra i teenager. Alcuni scienziati americani sono arrivati a quest’interessante considerazione dopo aver realizzato una serie di attenti studi tutti focalizzati sui tag chimici presenti nel gene che va a produrre nel nostro organismo l’ossitocina. Quest’ultima corrisponde ad un importante ormone di natura proteica.

È da sottolineare che da sempre l’ossitocina è considerata come l’ormone che aiuta a socializzare ed in particolare quello che aiuta a sviluppare il forte legame tra mamma e figlio. Gli scienziati guidati dal dottore Cervello Haas, psicologo presso l’Università della Georgia, hanno portato avanti una ricerca realizzata su un campione costituito da 129 volontari. Uomini e donne sono stati sottoposti sia a test di personalità, che a test genetici per analizzare il loro comportamento sociale. In seguito si è arrivati alla ferma conclusione che il gene della chiacchiera cura l’autismo.

Nello specifico: durante lo studio si è notato che le persone sulle quali era presente una rilevante carenza di ossitocina tendevano ad avere non solo una minore attività del cervello, ma anche una notevole forma di ansia e di incapacità ad interagire con gli altri. Il grado di socialità di un bambino può, secondo gli scienziati, dipendere anche dal grado di socialità posseduto dai suoi stessi genitori. Sembrerebbe che l’ambiente in cui crescono i piccoli sia di fondamentale importanza. Il dottor Cervello Haas ed il suo team sono davvero convinti dei risultati sorprendenti a cui sono giunti e dunque affermano all’unisono che, senza ombra di dubbio, il gene della chiacchiera cura l’autismo.

Ciò è stato espresso negli atti pubblicati sulla rivista della National Academy of Sciences. Questi studi potrebbero creare nuovi modi per trattare le persone che hanno serie difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno. Il gene della chiacchiera cura l’autismo se i livelli dell’ossitocina vengono alterati in modo semi-permanente. Tale proteina, nota anche come ormone della coccola, provoca anche stati di paura oppure di totale fiducia. Ricordiamo come lo scorso 2 aprile si è svolta con successo la Giornata Mondiale sulla Consapevolezza dell’Autismo.

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