Siete dei bravi a mentire? È merito del vostro aspetto

Il legame tra le menzogne e l'aspetto esteriore viene dimostrato da uno studio scientifico, che mostra come il cervello possa anche ingannarci

8 Agosto 2016

Saper dire menzogne e aspetto esteriore, esiste un rapporto molto stretto tra queste due caratteristiche. Possiamo ritenere d’essere le persone più oneste al mondo o anche i migliori bugiardi mai esistiti, il nostro volto dirà sempre qualcosa in più rispetto alla bocca. Ancor prima di pronunciare una singola parola, dunque senza neanche il tempo di raccontare una bugia, parte del cervello del nostro interlocutore, l’amigdala, ha già analizzato il volto della persona che ha dinanzi. L’amigdala non è altro che il sistema d’allarme del cervello, che impiega 33 millisecondi per controllare l’aspetto di chi parla, reputandolo o meno degno di fiducia.

Un nuovo studio dimostra dunque il forte legame tra il saper dire ottime menzogne e l’aspetto esteriore. Tutto nasce dall’analisi di svariati volti di criminali, dimostrando come si possa scoprire se qualcuno mente. Ecco gli elementi facciali che occorrono per raccontare un’ottima bugia: zigomi marcati, sopracciglia alte e un volto generalmente tondeggiante. Con tali caratteristiche, anche un assassino è riuscito a ottenere ottimi responsi in questo studio. Affidandosi soltanto alle percezioni visive, in molti hanno errato nell’individuare i criminali inseriti nel gruppo di studio.

Non è di certo questa una condanna per chi manca di tali caratteristiche ma, stando alla scienza, sarebbe meglio non contare troppo sulle proprie capacità, provando il meno possibile o magari per nulla a raccontare una bugia. Le caratteristiche facciali dei peggiori bugiardi sono le seguenti: sopracciglia basse, un volto corrucciato, magari con presenza di rughe della fronte e guance incavate. Se vi riconoscete, sappiate che potreste essere meno abili di quanto forse pensiate.

Questo studio ha però anche una seconda faccia della medaglia. Se infatti sembra rivolgersi principalmente agli aspiranti bugiardi, offre un importante spunto di riflessione anche per tutti quelli che si sentono così sicuri delle proprie abilità, vantandosi di poter giudicare qualcuno in pochi secondi. Sappiate dunque che il vostro cervello potrebbe tradirvi in casi del genere, portandovi a dare fiducia a persone che non la meriterebbero affatto. Ovvio che, essendo ormai nel 2016, la scienza non abbia bisogno di uno studio del genere, simile a quello dei cani che riconoscono i criminali dall’odore. Tutto questo dimostra forse che siamo più pregiudizievoli di quanto ammettiamo.

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