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Vip e personaggi nati il 7 settembre: tutti i compleanni illustri

Nati oggi, a chi bisogna fare gli auguri di compleanno il prossimo mercoledì 7 settembre? Ecco tutti i vip e personaggi dello spettaccolo che festeggiano in questa data

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Tanti auguri di buon compleanno ai nati oggi, ma soprattutto a coloro che spegneranno le candeline sulla torta il 7 settembre. In questa data infatti sono nati moltissimi personaggi famosi, sia contemporanei che storici. In questa seconda categoria è impossibile non annoverare Elisabetta I Tudor, Regina d’Inghilterra e d’Irlanda dal 1558 al 1603. Nata a Greenwich nel 1553, era la figlia del re Enrico VIII e di Anna Bolena. Inoltre era la sorellastra di Maria I d’Inghilterra, meglio conosciuta con l’appellativo di Maria la Sanguinaria, e le succedette al trono. Rimase nubile tutta la vita, poiché temeva le ripercussioni del parto, che avrebbero potuto condurla ad una morte prematura. Proprio grazie alla sua natura attenta e morigerata fu una delle sovrane più longeve a quei tempi. Morì nel palazzo di Richmond quasi settantenne, dopo essere caduta in un profondo stato di depressione. Il suo corpo è seppellito nell’abbazia di Westminster, uno degli edifici religiosi più imponenti di Londra e del mondo, accanto a sua sorella Maria d’Inghilterra. Il suo successore fu Giacomo I d’Inghilterra, rampollo della casata scozzese degli Stuart, figlio di Enrico Stuart e Maria Stuart.

Auguri di buon compleanno fra i nati oggi anche allo scrittore e giornalista italiano Sergio Rizzo. Originario di Ivrea, città che gli ha dato i natali nel 1956. Nel 1980 è divenuto giornalista iscrivendosi all’Albo e pochi mesi dopo si è laureato in architettura all’Università La Sapienza di Roma; attualmente è responsabile della redazione economica romana del Corriere della Sera. Nel corso della sua carriera si è anche fatto apprezzare nel ruolo di scrittore. La sua opera maggiore, soprattutto dal punto di vista della risonanza mediatica, è La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili, scritto a quattro mani con Gian Antonio Sella. Quest’opera ha venduto oltre un milione di copie e aperto un dibattito sull’effettiva qualità della classe dirigente italiana. Nell’agosto del 2015 ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal paesino di Viggianello, comune italiano in provincia di Potenza, località che diede i natali a suo padre.

Tra i nati oggi impossibile non menzionare il calciatore francese Marcel Desailly, registrato all’anagrafe con il nome Odonkey Abbey. D’origine ghanese (è nato ad Accra nel 1968), ha ottenuto la cittadinanza francese dopo che sua madre sposò il console transalpino ad Accra, Marcel Louis Desailly. Fin dall’infanzia si è trasferito a Nantes, dove ben presto ha cominciato a giocare per il Nantes Football Club, la squadra più importante della città. Con la maglia dei canarini ha fatto il suo esordio in Ligue 1, la più importante competizione calcistica di Francia. Nel 1992 passa all’Olympique Marsiglia, una delle squadre più forti del paese, e quello stesso anno vince la Champions League in una finale molto discussa contro il Milan. L’estate successiva il club rossonero decide di acquistarlo, facendo di lui uno dei perni della squadra per i seguenti cinque anni. Con la maglia del Diavolo ha conquistato due scudetti, una supercoppa italiana, una Supercoppa Europea e una Champions League, conquistata in finale contro il fortissimo Barcellona di Johan Cruijff. Nel roboante 4-0 con cui il Milan si è sbarazzato dei catalani, anche Desailly ha messo la sua firma, siglando la rete che ha chiuso i conti. Con la maglia della nazionale francese ha vinto un campionato mondiale nel 1998, sconfiggendo in finale il fortissimo Brasile campione in carica, e un campionato europeo. Gli italiani si ricorda benissimo di quel trofeo, visto che i francesi lo conquistarono battendo in finale proprio la selezione azzurra, allora guidata da Dino Zoff. Nel suo palmares personale annovera anche due Confederations Cup, conquistate in Corea del Sud e in Francia.

Tanti auguri di felice compleanno anche alla schermitrice ungherese Emese Szasz, nata a Budapest nel 1982. Specialista della spada, nel corso della sua carriera non era mai riuscita a conquistare una medaglia d’oro, mettendo al collo due argenti e due bronzi durante i campionati del mondo. Durante la XXXI edizione dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016, però, si è tolta anche questa soddisfazione, battendo nella finalissima l’italiana Rossella Fiamingo e laureandosi campionessa olimpica. Per le anche cinque medaglie vinte agli Europei, due argenti e tre bronzi, divisi tra gare individuali e a squadre. Da menzionare anche un altro sportivo, il cestista britannico di origini ghanesi Nana Papa Yaw Dwene Mensah-Bonsu, conosciuto come Pops Mensah-Bonsu. Ha disputato diverse stagioni in Nba, il campionato di basket più importante al mondo, ma i tifosi italiani lo ricorderanno per aver vestito le casacche della Benetton Treviso e, a distanza di anni, dell’Olimpia Milano. Si è ritirato dall’attività agonistica nell’ottobre del 2015, dopo non aver passato un controllo antidoping che lo aveva trovato positivo allo steroide anabolizzante chiamato nandrolone.

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