10 piatti simbolo di Gualtiero Marchesi

Dal riso con l'oro al raviolo aperto: ecco 10 piatti simbolo di Gualtiero Marchesi che l'hanno reso uno degli chef più famosi al mondo

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Geniale, innovativo eppure legato alla tradizione: Gualtiero Marchesi è stato lo chef italiano più famoso di sempre. Tanti i piatti che hanno reso celebre la sua cucina e che dimostrano ancora una volta la genialità di questo maestro.

Gualtiero Marchesi è morto all’età di 87 anni a Milano, ma la sua inventiva rimarrà immortale, soprattutto grazie ad alcuni piatti simbolo che l’hanno reso il re degli chef. Il più famoso è senza dubbio il “Riso oro e zafferano” creato nel lontano 1981.

“Mi sembrava una trovata — ha raccontato qualche tempo fa in un’intervista Marchesi — e ho voluto, come tutti i miei piatti, che rimanesse un pezzo unico, perciò non ho proposto altre pietanze all’oro”.

Indimenticabile anche il “Raviolo aperto”, con cui rivisitò uno dei grandi piatti classici della cucina italiana. Si tratta di una ricetta entrata nella storia, realizzata con due sfoglie di pasta – una verde, l’altra gialla – che non vengono chiuse, ma lasciate aperte per far intravedere l’interno. Dagli anni Ottanta in poi Marchesi divenne una celebrità fra gli chef e i suoi piatti entrarono nella storia grazie alla loro originalità. Basti pensare al “Dripping di pesce”, ispirato ad un quadro di Pollock, oppure la famosa “Insalata di spaghetti al caviale ed erba cipollina”, che è sempre stato il piatto preferito dello chef.

Troviamo poi la “Piramide di riso Venere”, le “Penne asparagi e tartufi”, i “Cubi di cotoletta alla milanese”, ma anche le “Quattro paste”, il “Rosso e nero” e soprattutto i “Marchesini dorati”.

Gualtiero Marchesi aveva solamente 47 anni quando aprì il primo ristorante. Era il 1977 e da subito lo chef ottenne una stella dalla famosa Guida Michelin. Negli anni è divenuto una star e fra i suoi allievi ha avuto grandi nomi della cucina, da Carlo Cracco a Davide Oldani, passando per Ernst Knam, Antonio Poli e Daniel Canzian.

Nel 2006 fondò ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana situata a Colorno, in cui è stato rettore sino al settembre 2017, mentre ha New York creò la Italian Culinary Academy.

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