15 minuti in meno di sonno possono costarti caro #lodicelascienza

Non serve fare le ore piccole perché il giorno dopo ci sentiamo degli stracci, bastano 16 minuti in meno di sonno: ecco cosa succede al nostro corpo

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Quante volte vi siete alzati con la sensazione di essere più stanchi della sera precedente e poi avete faticato più del necessario per far partire la giornata nonostante il consueto caffè? Immaginiamo parecchie considerato che a soffrire di disturbi del sonno sono circa 9 milioni di italiani (ecco la tecnica dei nostri antenati per riposare meglio). Quello che forse non sapevate è che ad incidere sul nostro umore e sul rendimento a lavoro bastano solo 16 minuti di sonno in meno rispetto al solito.

Ne sanno qualcosa i neo-genitori che trascorrono la notte svegli e finiscono per dormire una manciata di ore; chi lavora su turni ed è costretto ad alternare gli orari o chi semplicemente fatica ad addormentarsi (il lato migliore è il sinistro, non dimenticatelo) a causa dello smartphone o del partner che russa. Gli effetti negativi scatenati da una mancanza di sonno cronica sono piuttosto seri per la salute del nostro organismo (affidatevi alla medicina ayurvedica o a queste bevande naturali), tuttavia basta un quarto d’ora in meno per sperimentare le prime conseguenze: lentezza nei riflessi, intorpidimento mentale, prestazioni lavorative minori rispetto agli standard.

Tutto ciò è emerso da un recente studio condotto dall’University of South Florida e pubblicato sulla rivista specializzata Sleep Health.

In particolare i ricercatori hanno sottoposto 130 dipendenti che lavorano nel settore dell’Information Technology e avevano un figlio in età scolare: chi ha riferito di aver dormito 16 minuti in meno del solito e con una qualità inferiore, ha anche sottolineato di aver avuto problemi cognitivi (per lo più di distrazione e affaticamento mentale) il giorno seguente sul posto di lavoro.

Soomi Lee, autrice principale della ricerca americana, ha puntualizzato che i risultati “forniscono prove empiriche del motivo per cui nei luoghi di lavoro ci voglia un impegno maggiore per promuovere il sonno dei dipendenti: chi dorme bene – ha spiegato ancora – può essere più performante sul lavoro, grazie alla maggiore capacità di rimanere concentrato, con meno errori e conflitti interpersonali”.

Ascoltate il vostro corpo (anzi, seguite le regole della nonna) e se sentite la necessità di dormire di più nel weekend per recuperare le forze, fatelo senza rimorsi: ne va della vostra carriera!

 

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