Tra pochi giorni sarà possibile assistere a qualcosa di grandioso per le sorti dell’umanità futura. Il tono è un po’ pretenzioso, è vero, ma in effetti quello che avverrà il prossimo 19 ottobre è un sogno che si avvera. Gli appassionati di spazio, di fantascienza e di astronomia andranno in tilt. Verrà portato avanti un esperimento spaziale di grande rilevanza per questi anni: il progetto ExoMars.
ExoMars è una missione spaziale di tipo esplorativo che prende in considerazione il pianeta Marte. Il progetto è stato sviluppato da due agenzie spaziali importantissime: la prima è la ESA, l’Agenzia Spaziale Europea e la seconda è la Roscosmos, ovvero l’Agenzia spaziale russa. Sono previsti il lancio e l’arrivo di un satellite orbitale sul suolo del pianeta rosso.
Un progetto lungo anni
ExoMars è composto di due missioni: una prima è cominciata lo scorso 14 marzo, con il lancio del satellite orbitale e del lander Schiaparelli dal cosmodromo di Bajknomur in Kazakistan. La seconda, prevista per il 2020, ha come obiettivo il lancio di un rover per Marte. Lo scopo del progetto è quello di verificare la presenza di biotracce sul pianeta, per studiare altre potenziali forme di vita.
Il 19 ottobre è previsto l’arrivo del satellite della prima missione. Questo, che è in particolare un Trace Gas Orbiter (TGO) dovrà mappare tutto il territorio del pianete rosso alla ricerca di metano, vapore acqueo ed altre sostanze gassose. Nel frattempo, lo Schiaparelli, che è un lander, dovrà cercare di atterrare e posizionarsi sul suolo.
C’è vita su Marte?
Il progetto ha una portata mondiale, anzi, universale. ExoMars ha la durata di ben 4 anni e si inserisce in un elenco di altri progetti simili molto lunga. Dagli anni del primo lancio satellitare ne sono cambiate di cose. Era il 1957 quando l’Unione Sovietica lanciò lo Sputnik 1 nello spazio sempre dal cosmodromo di Bajknomur, allora parte dell’URSS.
Da allora c’è stata una corsa allo spazio senza pari. Ancora oggi si cercano di incrementare sempre di più i progetti che hanno come scopo lo studio e l’esplorazione spaziale. Non più soltanto verso la Luna, ma ci spingeremo sempre più lontani, verso pianeti che abbiano le stesse caratteristiche della Terra.