9 cose che il nostro corpo fa senza chiederci il permesso

Il corpo fa da solo molte cose. Non ci chiede il permesso per ridere, starnutire, stare eretti, filtrare le informazioni e sbattere le palpebre

14 Luglio 2016

Ci sono alcune cose che il corpo fa da solo. Il cervello, in effetti, fa delle cose alle nostre spalle senza neanche chiedere il nostro parere. Pensiamo per esempio al battito delle palpebre. Gli occhi necessitano di idratazione e, a questo scopo, usano le lacrime; le palpebre hanno il compito di distribuire le lacrime sugli occhi e questo impulso è dato dal cervello. L’unico modo per fermare il battito è pensarci, ma dura poco. Un altro automatismo è il movimento dei muscoli della lingua per parlare: il cervello li sposta meccanicamente e noi non abbiamo bisogno di pensarci.

Un’altra cosa che il corpo fa da solo è ridere. Dopo aver percepito qualcosa di divertente, il cervello fa mutare l’espressione del viso e fa esplodere in una risata. Non ridere è molto, molto complicato. Altrettanto complicato è non starnutire. Quando qualcosa interferisce con il naso, il cervello invia un segnale di starnuto per espellere gli agenti esterni. Può sembrare ovvio quando si ha il raffreddore, ma a volte giungono starnuti solitari senza preavviso in quanto il cervello percepisce tutto. Il cervello, inoltre, modifica i ricordi cambiando alcuni dettagli ed inventando dei particolari in realtà mai esistiti.

Tra le cose che fa il corpo automaticamente vi è l’andare in bicicletta o guidare la macchina. Una volta che si è imparato non si scordano più i gesti: il cervello li impara a memoria e li trasmette senza che ce ne accorgiamo. Questo meccanismo è chiamato memoria procedurale. Sempre riguardo alla memoria, sappiamo che il cervello filtra le informazioni. Nella vita di un essere umano, ogni giorno rappresenta un grande carico di dati; il cervello deve quindi ordinare i pensieri, preservando solo i più importanti, al fine di evitare un’overdose.

Tra le altre cose che il corpo fa da solo c’è quella di rimanere in piedi. Se pensiamo ai bambini piccoli, risulta chiaro che camminare su due gambe non è affatto facile. Per tenerci in piedi il cervello utilizza innanzitutto gli occhi e i muscoli; inoltre valutando le distanze ed il suolo, ci consente di camminare, di afferrare gli oggetti e di collocarci nello spazio. Infine, pensiamo alla piloerezione, ovvero al momento in cui si rizzano i peli sul corpo: nei tempi antichi questo serviva a mantenere il calore; ora non serve più a nulla ma il riflesso rimane presente ancora oggi.

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