La tecnologia è diventata parte integrante della nostra vita quotidiana tanto che in molti casi non riusciamo più a farne a meno. Al giorno d’oggi, per esempio, riusciremmo a pensare di uscire di casa senza cellulare? O di affidarci alla vecchia mappa cartacea se si tratta di visitare una nuova città? Qualcosa ci suggerisce che la maggior parte dei lettori risponderà di no. Dall’infanzia all’età adulta, esistono dispositivi di ogni tipo con funzioni differenti, che ci sono d’aiuto in ogni campo a partire ovviamente dal settore dell’intrattenimento.

Adulti e bambini, quindi, rischiano una vera e propria dipendenza tecnologica e saper dosare l’utilizzo di smartphone e tablet serve a tutelare la salute. Ma anche il portafoglio. Lo ha scoperto, a proprie spese, una mamma, Jessica Johnson, che si è ritrovata un addebito da parte di Apple per  ben 15mila euro. Tutta ‘colpa’ del figlio di sei anni, al quale la donna aveva prestato il suo tablet con cui giocare un po’.

Peccato che il bimbo si sia fatto prendere la mano e, inconsapevolmente, abbia fatto una serie di acquisti nell’Apple Store addebitando il tutto sul conto corrente di mamma. Il gioco che ha letteralmente conquistato il piccolo è ‘Sonic’, popolare titolo di SEGA disponibile anche in una versione per iPad. Proprio dall’applicazione, il bambino aveva compiuto oltre una dozzina di acquisti senza rendersi conto che stesse facendo spendere denaro alla mamma.

Accortasi di quanto successo, la signora Johnson ha deciso di contattare sia Apple sia SEGA per spiegare la situazione. E per fortuna, il tutto si è risolto con il rimborso da parte dalle due società che hanno accettato di restituire a Jessica la gran parte della cifra versata. Cosa ci insegna questa vicenda? Al netto del lieto fine, meglio non lasciare mai i bambini soli con tablet e smartphone ma cercare di supervisionare sempre l’utilizzo dei dispositivi. Basta veramente poco per evitare sorprese davvero salate.