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A Bologna nessuno può vietare ai bambini di giocare in cortile

La battaglia per liberare il gioco dei bambini nei cortili era iniziata già prima della pandemia

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Giù le mani dal diritto dei bambini di giocare nei cortili. Con una norma inserita con la prima revisione del Regolamento edilizio, il Comune di Bologna sancisce che “nei cortili, così come nei giardini e nelle aree all’aperto degli edifici privati a uso abitativo deve essere consentito il gioco dei bambini“. Lo fa sapere sui social Andrea Colombo, consigliere comunale Pd, che ha portato a Palazzo d’Accursio la proposta di associazioni, comitati dei genitori, famiglie della consulta Cinnica.

Il gioco dei bambini deve essere consentito, fatte salve ovviamente le ore di tutela della quiete e del riposo ove stabilite dai regolamenti condominiali.

Come riporta Bolognatoday.it la ‘battaglia per liberare’ il gioco dei bambini nei cortili condominiali, nasce già prima dell’emergenza sanitaria: “La pandemia ha reso ancora più attuale e urgente intervenire per aumentare gli spazi per il gioco e la socialità dei più piccoli – spiega Colombo -. Soprattutto durante il primo lockdown gli spazi privati all’aperto sono stati decisivi per garantire un minimo di benessere psicofisico ai più piccoli. Va anche detto che i cortili sono sempre stati il luogo di ritrovo prediletto poi, per come sono cambiate le città e per lo spazio che piano piano è stato occupato dai parcheggi, i bambini sono stati privati di questi luoghi di ritrovo. Ora si tratta di recuperare un’abitudine caduta, anche per cause di forza maggiore, in disuso”.

“In Consiglio – prosegue – ho trovato l’immediata disponibilità della vicesindaca e assessora all’urbanistica Valentina Orioli e di tutti gli uffici tecnici. Insieme abbiamo individuato il giusto atto ufficiale con cui intervenire”.

“Il Comune di Bologna – si legge nel Regolamento Edilizio – riconosce il diritto dei bambini al gioco e alle attività ricreative proprie della loro età, dando così attuazione all’articolo 31 della Convenzione internazionale sui Diritti dell’infanzia, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e recepita nell’ordinamento italiano con legge n.176 del 25 maggio 1991. A tal fine, nei cortili, così come nei giardini e nelle aree all’aperto degli edifici privati a uso abitativo deve essere consentito il gioco dei bambini, fatte salve le ore di tutela della quiete e del riposo ove stabilite dai regolamenti condominiali, che in orario diurno non possono superare le due ore. Non si applica ogni contraria deliberazione assembleare ovvero disposizione contenuta nei regolamenti condominiali”.

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