Rio, la città dell’amore. In occasione delle Olimpiadi 2016 verranno distribuiti più di 450 mila preservativi. Si conta che saranno 42 per ogni atleta. Le autorità assicurano che il gesto non ha alcuna relazione con il virus Zika, che è facilmente trasmissibile anche tramite le punture di zanzare. Nonostante – secondo il parere di molti – numerosi villaggi siano realtà difficili, sembra che una particolare caratteristica sia pronta ad entrare in azione in concomitanza con le Olimpiadi.
Infatti saranno numerose le installazioni di macchine che distribuiranno preservativi, per un totale di 450 mila. Una quantità tre volte maggiore rispetto a quelli distribuiti per i Giochi Olimpici di Londra.
Preservativi maschili e femminili
Le autorità assicurano che le motivazioni per cui sono stati distribuiti tanti preservativi sono dovute alla necessità di pareggiare la quantità di preservativi femminili in commercio, 100 mila modelli innovativi, disponibili per la prima volta. Tutto ciò è finalizzato alla prevenzione e alla sicurezza sessuale, secondo Fábio Mesquita, direttore del Ministero brasiliano della Salute per le malattie sessualmente trasmissibili.
L’obiettivo del Ministero brasiliano della Salute, infatti, è proprio quello di sensibilizzare la popolazione ad incrementare la sicurezza durante i rapporti sessuali. Difatti sono numerose le malattie che si possono contrarre, a partire dall’AIDS sino a contrarre il tremendo virus Zika, che sta tormentando la popolazione brasiliana. La maniera migliore per diffondere e sottolineare le precauzioni necessarie è un evento di portata internazionale che, finalmente, condurrà lo sguardo del mondo su un paese che a fatica esce dai numerosi problemi ambientali, sociali e sanitari che lo caratterizzano.
Gli atleti e il sesso
Contrariamente alla convinzione tradizionale secondo cui sia necessario astenersi dal sesso durante lo sport, sono numerosi coloro che affermano che fare sesso prima di praticare sport sia salutare. Infatti sono state numerose le critiche dei tifosi, i quali sostenevano che la distribuzione di un così alto numero di profilattici avrebbe invogliato gli atleti ad incrementare i rapporti sessuali, risentendo dal punto di vista fisico durante le prestazioni sportive.
In opposizione a questa teoria, sono stati numerosi gli studi che hanno sottolineato l’importanza di fare sesso, dal momento che migliora l’umore, rinforza i muscoli e fa bene alla salute. D’altronde, lo stesso studio sostiene che, affinché una performance sessuale sia soddisfacente, non deve superare i sette minuti. Con queste tempistiche, nessun atleta sarà penalizzato.