A Settembre dovresti evitare di comprare vestiti nuovi: il motivo

Arriva dal Regno Unito un’iniziativa che punta i riflettori sull’impatto ambientale della fast fashion.

5 Settembre 2022
Fonte: 123RF

Con il mese di settembre e l’estate coi giorni ormai contati, si inizia a guardare alla stagione più fredda che si avvicina. Grazie alle temperature ancora più che piacevoli possiamo rimandare per un po’ il temutissimo cambio dell’armadio ma le vetrine dei negozi non mentono. Via t-shirt, abiti leggeri e costumi da mare, sostituiti dai primi maglioncini e dalle prime giacche. Così, la tentazione di comprare qualcosa di nuovo per aggiornare il look – e magari per tirarci su il morale – diventa sempre più forte.

Ma abbiamo mai pensato all’impatto che ogni nostro singolo acquisto ha sull’ambiente? A ricordarcelo c’è la campagna Second Hand September, di Oxfam insieme alla nota attrice britannica Felicity Jones. L’obiettivo è sensibilizzare la collettività puntando il dito sulle conseguenze ambientali della cosiddetta fast fashion, ovvero di tutti quei capi che durano una stagione o poco più e sono destinati a uscire preso dalle tendenze in voga finendo così nel dimenticatoio (ovvero nel cesto dei vestiti vecchi).

I numeri, in questo senso, dicono molto, anzi tutto: per un paio di jeans e una maglietta devono essere impiegati migliaia di litri di acqua. Un dispendio di risorse che fa riflettere soprattutto se confrontato con il fatto che ogni settimana sono ben 13 milioni gli abiti che finiscono nelle discariche del solo Regno Unito. La moda usa-e-getta, dunque, rischia di impattare in maniera drammatica sull’ecosistema senza che ce ne rendiamo nemmeno conto.

L’iniziativa inglese chiede, quindi, che anche la fast fashion si muova nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale. Ma la prima richiesta è rivolta ai cittadini affinché lo shopping sia consapevole e limitato al necessario, non solo per questioni di portafoglio personale ma per ragioni collettive. Chi aderisce alla campagna di Oxfam si impegna, infatti, a non acquistare nuovi capi di abbigliamento per tutto il mese di settembre donando ciò che non si indossa più a chi ne può fare ancora buon uso.

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