Abbiamo un secondo cervello e si trova nella pancia

Quante volte abbiamo sentito paura, stress, felicità, proprio nella pancia? C'è una spiegazione scientifica per questa sensazione

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Quante volte abbiamo detto “ho sentito le farfalle nello stomaco”, oppure “mi si è stretto/chiuso lo stomaco”, “ho sentito come un pugno nella pancia”? Sono solo alcuni dei modi in cui indichiamo alcune forti emozioni, localizzandole a livello “di pancia” (a cui infatti ci si riferisce costantemente quando si parla di reazioni istintive e non ragionate).

Non nel cuore, ma nella pancia, si troverebbe dunque la sede delle emozioni? Non è proprio così, anche se di ipotesi suggestive ce ne sono parecchie. La teoria di molti studiosi, fra cui la più nota è quella di Michael D. Gershon della Columbia University, è che il nostro intestino sia una sorta di secondo cervello, in grado di identificare e riconoscere gli stati d’animo.

Come abbiamo detto in apertura, gli stati emotivi si ripercuotono facilmente proprio sulla digestione: una forte paura chiude lo stomaco e porta mal di pancia (non a caso chi soffre d’ansia tende ad avere più problemi di colon irritabile). La storia funziona anche al contrario: anche felicità ed emozioni positive si sentono nella pancia, in quanto, sempre secondo Gershon, sono le cellule intestinali a produrre il maggior quantitativo di serotonina, l’ormone legato alla gioia e alla soddisfazione.

In conclusione, curare il nostro intestino significa anche stare meglio in generale: per questo è consigliata un’alimentazione equilibrata, tanta attività fisica, acqua a sufficienza e un ciclo periodico di fermenti lattici durante l’anno!

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