Cercate nuovi spazi pubblicitari all’avanguardia? Un’agenzia giapponese ha scovato un nuovo luogo, decisamente inconsueto, dove promuovere prodotti e servizi: le ascelle.
L’idea è di “Wakino Ad Company” che ha pensato bene di sfruttare una delle abitudini più frequenti di coloro che vivono in città e grandi metropoli: i viaggi in treno e metropolitana. Ma non solo: ha scelto di farlo anche in maniera differente dal solito. Quindi se le pubblicità già ci raggiungevano ovunque, dai cartelloni agli schermi, ora lo faranno anche dalle ascelle di alcune modelle.
L’agenzia è specializzata proprio nell’affittare questi spazi inconsueti come alternativa, ad esempio, al volantinaggio. E non è detto che non sia un’idea vincente e persuasiva. Infatti si evita di dover consegnare alle persone i classici foglietti di carta, che generalmente fanno una brutta fine dopo soli pochi istanti, e si agisce con un’immagine singolare e d’effetto.
Le ragazze si trasformano così in cartelloni itineranti che girano nelle metropolitane e sugli autobus. Il loro compito è semplicemente quello di tenere il braccio alzato per reggersi al corrimano.
Per adesso non si capisce se in Giappone abbiano apprezzato la novità, certo è che la notizia è rimbalzata da una parte all’altra del mondo e quindi il primo risultato è stato raggiunto: quello di far parlare di sé.
Le pubblicità che possono essere ospitate sono le più disparate. E “Wakino Ad Company” ha già un cliente che ne ha richiesto il servizio. Si tratta di un centro estetico che promuove trattamenti per la depilazione. E che, molto probabilmente, ha scelto il canale giusto per farsi conoscere. Una curiosità: waki significa proprio “ascella”.
Le persone quindi diventano annunci pubblicitari, ma attenzione non solo ragazze: le candidature sono possibili anche da parte di uomini. Regola numero uno essere depilati. Il salario per modelle (e modelli) sembra aggirarsi intorno ai 77 dollari l’ora.
L’obiettivo è indubbiamente quello di colpire e fare la differenza, in un mondo dove ormai siamo circondati e bombardati di pubblicità. Tanto che a volte non ce ne accorgiamo neppure. Cosa che, invece, potrebbe non accadere con la pubblicità sotto le ascelle.
Ora la domanda è soltanto una: questa tendenza arriverà anche in Italia?