Airbus, le prime auto volanti arriveranno dalla Francia

Un'azienda francese sta lavorando al prototipo della macchina volante: un evento storico che potrebbe realizzarsi in tempi abbastanza brevi

19 Gennaio 2017
Fonte: Instagram

Che le macchine volanti siano una delle tante astrazioni, utopiche o meno, della nostra mente è cosa documentata da film ed opere letterarie dell’epoca contemporanea. Un avvenimento o proiezione eventuale che ai più non sembra realizzabile o magari appare solamente come un elemento tratto da un qualsiasi capitolo di “Ritorno al futuro”.

Ebbene non è più solamente una boutade su basi inesistenti. C’è chi vuole investire del tempo e delle risorse in progetti avveniristici che potrebbero sconvolgere la nostra vita. Difficile immaginarvi su una vettura che, sospesa in aria, possa trasportarvi in tempi incredibilmente contenuti da una parte all’altra della città in cui vivete? Iniziate già a provare le brezza dell’alta velocità e del vuoto che vi distanzia dal suolo? Airbus viene incontro a tutti gli amanti della tecnologia e del progresso.

Un progetto avveniristico: la macchina del futuro

“Cento anni fa, il trasporto urbano si è sviluppato sotto terra, ora abbiamo i mezzi tecnologici per andare al di fuori di essa”, ha affermato Tom Enders, capo esecutivo dell’azienda francese coinvolta nel progetto, alla conferenza DLD sull’alta tecnologia a Monaco di Baviera. “Siamo in una fase di sperimentazione, consideriamo questo sviluppo in maniera molto seria”.

Air Mobility, la divisione urbana di Airbus, è stata costituita l’anno scorso per iniziare a lavorare su un prototipo della macchina volante. La speranza è di testarla entro la fine dell’anno solare 2017, ma Enders ha detto che l’eventualità più probabile è quella del 2020: a quel punto il concetto di automobile sarà stravolto. Chi è pronto a mettersi in coda per acquistarla? Non manca poi così tanto.

Singola corsa e problemi di circolazione

La società francese prevede la costruzione di un’automobile semi-autonoma: in questo modo si potrebbe risolvere il problema della licenza da possedere per pilotare il mezzo in questione. Si vuole, inoltre, fare in modo che il prezzo possa essere accessibile per un gruppo di persone non eccessivamente ristretto (cosa che oggi avviene per esempio per l’acquisto di elicotteri). Si vuole anche aprire l’area di fruizione rendendo possibile l’affitto per una singola corsa.

La Federal Aviation Administration (FAA) già particolarmente impantanata nel difficile ambito del mercato del drone e della sua circolazione senza conseguenze, darà il via libera ad una rivoluzione di questa portata? La sicurezza prima di tutto: ma come al solito l’essere umano è destinato ad ampliare le sue vedute.

 

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