Fonte: 123rf.com

Alieni, trovato oggetto che invia segnali acustici: il messaggio

La dottoressa Hurley-Walker, che ha guidato il gruppo di ricerca con sede in Australia, ha dichiarato: "Ero preoccupata che si trattasse di alieni"

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Gli scienziati credevano di aver trovato la prova di una forma di vita aliena dopo aver individuato un oggetto rotante a 4.000 anni luce di distanza. Il misterioso dispositivo inviava segnali radio ripetuti ogni 18 minuti ed è diverso da qualsiasi cosa mai vista prima nello spazio, hanno detto gli astronomi. Le osservazioni hanno mostrato che stava rilasciando una gigantesca esplosione di energia tre volte all’ora. L’astrofisica dottoressa Natasha Hurley-Walker “è scoppiata in un sudore freddo” mentre contemplava una potenziale svolta nella ricerca di vita extraterrestre. Ha detto che si è chiesta se questo fosse “il momento in cui abbiamo finalmente scoperto che la verità è… là fuori?”.

La dottoressa Hurley-Walker, che ha guidato il gruppo di ricerca con sede in Australia, ha dichiarato a News Science and Nature: “Ero preoccupata che si trattasse di alieni“. Il suo team della Curtin University, International Center for Radio Astronomy Research (ICRAR), stava mappando le onde radio nell’universo quando ha colpito l’oggetto. È stato scoperto per la prima volta dallo studente Tyrone O’Doherty.

La dottoressa Hurley-Walker ha detto a The Conversation di aver analizzato i dati e inizialmente sospettava che i segnali fossero solo interferenze. Ma poi un’osservazione presa 18 minuti dopo ha mostrato che “la fonte era di nuovo esattamente nello stesso posto e con la stessa frequenza. Come niente che gli astronomi avessero mai visto prima”, ha aggiunto.

Hurley-Walker ha fatto riferimento a uno sforzo di ricerca mondiale nell’individuazione di segnali radio cosmici ripetuti trasmessi a una frequenza di segnale chiamata Search for Extra-Terrestrial Intelligence. “È stato questo il momento in cui abbiamo finalmente scoperto che la verità è… là fuori?”. L’oggetto continuava ad apparire e scomparire durante le osservazioni. Ma il team “ha tirato un sospiro di sollievo” dopo poche ore perché la sorgente veniva rilevata su un’ampia gamma di frequenze “quindi la potenza necessaria per generarla poteva provenire solo da una fonte naturale”. Ora credono che potrebbe essere una stella di neutroni o una nana bianca.

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