Alla corte della Regina Elisabetta: i lavori più strani

Alla corte della regina Elisabetta, sono richiesti lavori decisamente strani, come il curatore di cigni o l'indossatore di scarpe reali. Eccone alcuni

26 Maggio 2018

Negli ultimi giorni, si è parlato molto della famiglia reale inglese, dal matrimonio tra Harry e Meghan ai dettagli di stile dei reali durante la cerimonia.

Non si è detto però che la regina si fa notare non solo per i suoi cappellini eccentrici e lo stile deciso, da lady di ferro, ma anche per la stranezza di alcuni lavori richiesti alla sua corte. Accanto infatti alle figure professionali classiche come cuochi, portinai e giardinieri, la regina Elisabetta II ha al suo servizio lavoratori che ricoprono ruoli del tutto particolari. Forse unici al mondo, certamente molti istituiti secoli fa.

A corte c’è ad esempio il capitano delle barche regali: istituito nel 1215, è il ruolo più antico. Chiamato “Bargemaster” oggi si occupa principalmente di cerimonie. Nei secoli passati invece era molto importante, perché i sovrani si spostavano regolarmente in barca sul Tamigi. Oggi il Bargemaster è a capo di 24 battellieri reali, che guadagnano la cifra simbolica di 3,5 sterline all’anno.

Non di sole barche vive la regina, ma anche di musica. E che musica! A corte si fa spazio il suonatore di cornamusa reale: istituito nel 1843, il “Piper to the Sovereign” ha il compito di suonare ogni mattina alle 9 in punto per quindici minuti sotto le finestre della Regina, quando quest’ultima si trova a Buckingham Palace, al Castello di Windsor, al Palace of Holyroodhouse e al Castello di Balmoral. Attualmente è Scott Metheven a suonare la cornamusa alla regina.

Dalla musica ai francobolli: in casa Windsor gli appassionati di filatelia si susseguono a parte da re Giorgio V. La carica di curatore dei francobolli della regina esiste dal 1890 e dal 2003 è stata affidata al collezionista di francobolli Michael Sefi. Quel che deve fare è semplice: girare il mondo al fine di aggiungere pezzi d’epoca alla collezione incredibile che Elisabetta ha ereditato dal padre.

Da curatore di francobolli a guardiano di cigni il passo è breve: basta un tuffo! Dal 1993 la cura dei cigni del Tamigi è affidata a due collaboratori, ognuno dei quali ha un incarico preciso: il primo vigila sui cigni, il secondo ne fa il censimento ogni anno. Al momento gli incaricati sono il professor Christopher Perrins e David Barber. Un tempo il ruolo era molto ambito, perché il custode dei cigni aveva il compito di selezionare gli animali che venivano serviti ai banchetti reali. Ora che però i cigni non vengono più serviti a tavola, i custodi hanno il solo compito di preservarne la specie.

Come esiste il responsabile di barche e di cigni, a corte c’è anche il responsabile delle scarpe della regina. Chi non vorrebbe qualcuno disposto a indossare le scarpe nuovo al posto nostro per ammorbidirle? Dal 2000 il “Royal Shoe-wearer” ha il compito di provare le scarpe reali in modo che la regina non abbia ai piedi calzature che provochino dolore. Una figura essenziale a corte e viene da dire anche in ogni casa.

Dio salvi la Regina e i lavori più strani della sua corte!

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