Per una donna allattare al seno è un gesto molto importante, perché è soprattutto in quel momento che realizza di essere madre e di poter provvedere da sola al nutrimento del proprio figlio. Il latte materno è completo, del tutto naturale, contiene numerosi anticorpi ed è una ricca fonte di calcio. Oggi la scienza vuole metterci al corrente che esiste anche un altro vantaggio dell’allattamento al seno e riguarda i bambini nati prematuri, che otterrebbero da questa pratica un grande giovamento.
Nel Regno Unito, presso l’Università di Oxford, è stata effettuata una ricerca in proposito per capire quanto allattare al seno fosse utile in particolari condizioni. Sono stati presi come campione 100 bambini nati prematuri e che sono stati attentamente monitorati dal punto di vista dell’alimentazione. Questo studio è stato intrapreso per un motivo ben preciso: in campo scientifico si è osservato che i bambini nati prima della scadenza del periodo di gestazione presentano problemi al cuore e precisamente mostrano camere più piccole e pareti più spesse, insieme ad una funzionalità cardiaca ridotta rispetto allo standard.
Questo è un dato interessante, visto che nel Regno Unito nascono prematuramente circa 100.000 bambini ogni anno, per cui è indispensabile avere ben chiara la situazione. I risultati prodotti da questa ricerca sono notevoli, poiché gli esperti hanno notato che i suddetti problemi al cuore si riducono nei bambini che vengono allattati al seno a partire dal momento della nascita, al contrario di quelli nutriti esclusivamente con latte artificiale. Il responsabile di questo studio è stato il dottor Adam Lewandowski, il quale ha dichiarato apertamente che i principi nutritivi presenti nel latte materno non si trovano nel latte artificiale, anche se di ottima qualità.
I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla nota rivista “Pediatrics” e confermano il legame tra latte materno e salute del cuore. L’allattamento è un gesto d’amore fondamentale per la crescita del nostro bambino e ogni donna ha il dovere di farlo per la salute del proprio piccolo, a meno che non siano presenti malattie o evidenti impedimenti fisici. A volte, infatti, subentrano motivazioni estetiche che convincono le mamme a rinunciare a questa pratica, ma quanto confermato da questo studio e dalla scienza dovrebbe conciliare le idee e stimolare la riflessione in ognuno di noi.