Ad Amsterdam c’è una collezione di bambole inquietante

Ad Amsterdam, nel mercato delle pulci più grande d’Europa, sono state acquistate le bambole usate più inquietanti di sempre

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Da Chucky in “La bambola assassina” a JigSaw in “Saw – L’enigmista”, passando per Annabelle, la cinematografia ha spesso reso protagonisti di horror vecchie bambole.

Con gli occhi spalancati, il sorriso inquietante e le teste troppo grandi rispetto al corpo, le bambole usate sono sempre state costituite da qualche caratteristica più o meno paurosa. Sarà la loro somiglianza con un piccolo bambino accostata alle tecniche di costruzione e pittura “antiquate” e alla posa statica: quel che è certo è che le bambole inquietano grandi e piccoli. A chi non è capitato di andare a casa della nonna e guardare con diffidenza quella bambola un po’ rotta, seduta tra i cuscini del letto, tenendosi a debita distanza?

Se anche una sola bambola di seconda mano può spaventare, pensate all’effetto di un’intera collezione. Succede ad Amsterdam ed in particolare all’Ij-Hallen Market della capitale olandese. In quello che è il più grande mercato delle pulci d’Europa, tra vasi antiquati, mobili antichi e vestiti vintage, sono state infatti acquistate tutte le bambole “usate”, che fanno parte di una collezione davvero molto particolare.

Dai mezzi busti ricoperti di grandi cappelli e collane preziose, alle bambole di porcellana che indossano vestiti troppo moderni per la loro età, l’inusuale collezione comprende bambole per tutti i gusti. Ci sono quelle più vecchie, con le braccia rotte e sistemate con pezzi di recupero o rimaste prive dei vestiti originali. Accanto ci sono i cicciobello più recenti, barbie vestite di tutto punto, alcuni dei sette nani dalla barba folta e il cappello a punta. E ancora marionette in stoffa con i migliori protagonisti per un teatro dei burattini, vicini a vecchie bambole anni ‘60 con braccia rotte e altoparlanti fuoriusciti dalla pancia come indica la migliore tradizione.

Vuoi farti mancare infine orsetti di peluche anni ‘50 con il pelo incartapecorito e dal profumo stantio affiancati ad un dubbio gallo in gomma? Quest’ultimo, accasciato su uno strano piedistallo in legno, è forse il pezzo forte. Certamente l’Olanda, e Amsterdam in particolare, è luogo di eccessi per noi italiani, ma ora sappiamo che è anche la città delle bambole usate più inquietanti di sempre. All’appello mancherebbe “Annabelle”, ma non chiamiamola troppo forte.

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