Oltre al danno, la beffa. Così almeno pare, stando all’impasse assai difficile che tocca affrontare a uno dei tecnici italiani più stimati e apprezzati, Carlo Ancelotti. Per l’ex allenatore di Milan, Juve e Real Madrid, l’avvio in Bundesliga non si è rivelato dei più semplici. Un’idea concreta della cosa la scorrendo i numeri: il Bayern Monaco ha vinte solo 2 nelle ultime 6 partite.
Pochino per il Carletto delle meraviglie, capace di inanellare successi a prescindere dal campionato. Come se non bastasse l’evidenza dei numeri, ci si sono messi gli sfottò, anche in conferenza stampa.
In Germania le conferenze stampa post partite sono congiunte, così Ancelotti – dopo l’incontro – si è ritrovato seduto di fronte ai giornalisti e accanto a Tuchel. Moderatore della conferenza era Sascha Fligge, capo ufficio stampa del Dortmund.
Un personaggio senza inibizioni particolari, stando a quanto detto: “Ora può ritenersi licenziato (dalla conferenza ndr)”. Una battuta? Una provocazione? Una forma di esibizionismo? Mister Ancelotti non ha reagito poi così male alla cosa, consapevole che si sarebbero spese forse ben altre parole.
Come quelle apparse sulla Bild, tabloid tedesco, che chiede al tecnico di imprimere maggiore personalità al Bayern. Il tabloid sottolinea come il Bayern abbia perso i due confronti stagionali con squadre di rango – con l’Atletico Madrid in Champions e con il Dortmund in Bundesliga. Punto dolente, poi, riguarda il confronto con Pep Guardiola: “Dopo tre anni di intensi anni con Guardiola, il Bayern è ancora alla ricerca di una nuova identità”, ha concluso il tabloid, “e questo è proprio il lavoro di Ancelotti“.