Ieri sera è iniziato The Voice of Italy 2018 e la puntata non ha deluso le aspettative; coach carichi e graffianti, talenti appassionati pronti a sfidarsi per raggiungere la finale. Quella di ieri sera è stata la prima delle quattro puntate dedicate alle blind audition, ovvero alle esibizioni al buio di oltre cento concorrenti.
In queste audizioni i quattro coach devono ascoltare i talenti senza vederli, girandosi soltanto se convinti di voler portare nel loro team l’aspirante cantante sul palco. Si formeranno team da 12 concorrenti ciascuno, che si fronteggeranno nei Knock Out durante due puntate e ogni squadra perderà otto concorrenti.
Si arriverà poi ad un’unica puntata Battle, con un solo concorrente per coach che arriverà in finale. La finale sarà come sempre live, con band e ballerini, e sarà il televoto a dichiarare il vincitore.
La quinta edizione del talent è iniziata con grinta, a partire dalla performance dei quattro giudici sulle note di “A little less conversation” dell’inimitabile Elvis.
J-Ax ormai è un veterano e viene preso da Al Bano come sua guida e faro, come dichiara lo stesso cantante pugliese. Renga e Cristina Scabbia sono invece novelli coach, ma si scoprono perfettamente a loro agio.
Poi c’è Costantino della Gherardesca che offre alla conduzione una ventata di ironia e aria fresca, creando gag divertenti insieme ai quattro coach, di cui deve prendersi cura. Dalla pet therapy, alla copertina per il riposino, i coach sono davvero coccolati!
Novità di quest’anno è il bottone dato ai coach per bloccare un altro giudice, in modo da evitare di fargli prendere un talento. Ognuno di loro avrà un solo blocco a disposizione per tutta la durata delle blind e questa novità mette un pò di pepe nelle selezioni.
A poco meno di metà serata arriva a The Voice Andrea Butturini, 23 anni, di Brescia. “La musica mi da la spinta tutti i giorni per qualsiasi cosa.” dice il giovane bresciano. Sempre sostenuto dalla sua famiglia nella sua passione, l’obiettivo di Andrea è quello di essere felice della sua vita, ma anche quello di arrivare a mantenere il padre che lavora da quando ha 14 anni in una cava di marmo: “vederlo tornare sporco e affaticato, comincio a non sopportarlo più” dichiara commosso Andrea.
Sale sul palco suonando al pianoforte e cantando “Dentro Marilyn” grande successo degli Afterhours. La prima a girarsi è Cristina Scabbia, che riconosce subito la canzone e il talento, segue poi Renga nel momento in cui sugli acuti Andrea sembra ricordare il cantante all’epoca dei Timoria.
I due coach si contendono Andrea fino all’ultimo minuto, sfruttando l’indecisione dell’aspirante cantante. Sebbene tra Renga e Andrea ci siano molti punti in comune a partire dalla città, fino alla tonalità della voce, il giovane cantante segue il cuore e la voglia di divertirsi, decidendo di entrare a far parte del team Cristina. La coach emozionata gli dona un portafortuna a forma di teschio, scelto come simbolo della squadra. Il feeling c’è e così anche il primo concorrente del team Cristina.