L'Antartide sta cambiando forma. Ecco perché

Secondo gli esperti l'Antartide sta continuando a cambiare forma. Ecco cosa è accaduto e perché

7 Novembre 2017

L’Antartide sta cambiando forma. A rivelarlo uno studio apparso su Nature Communications, che dimostra come i ghiacci si siano modificati a causa del cambiamento di temperatura, ma anche di altri fattori, come il vento. La ricerca è stata realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico) guidati da Massimo Frezzotti. Gli esperti hanno analizzato i cambiamenti del continente bianco nel corso degli ultimi 10 mila anni.

Nel corso degli studi gli scienziati hanno esaminato il ghiaccio che si trova in profondità, le diatomee e la fauna della zona, per scoprire come si presentava migliaia di anni fa l’Antartide. La chiave per comprendere i cambiamenti del continente sarebbero le polinie. “Qui l’acqua si trasforma in ghiaccio. Si possono formare blocchi spessi fino a un metro – ha spiegato Frezzotti -. Quando il vento soffia dall’interno del plateau, e può farlo con velocità che raggiungono i 300 all’ora, spinge i blocchi verso il largo, favorendo la formazione di nuova banchisa nelle polinie. Questi sistemi vengono chiamati “fabbriche del ghiaccio” proprio perché in pochi chilometri quadrati se ne producono grandi quantità”.

Nel mirino degli studiosi sono finiti soprattutto gli animali che popolano l’Antartide: “Con il variare del ghiaccio i pinguini di Adelia e gli elefanti marini hanno più o meno opportunità di colonizzare le coste del Mare di Ross – hanno raccontato Carlo Baroni e Maria Cristina Salvatore dell’Università di Pisa e del Cnr -. A cambiare è anche la loro dieta, come raccontano i resti delle colonie abbandonate nel tempo, che conservano la stratigrafia delle diverse fasi di occupazione”.

Per gli esperti l’Antartide avrebbe iniziato a restringersi intorno a 10 mila anni fa, per poi tornare nuovamente ad estendersi sino a 3600 anni fa. “Capire il passato ci aiuta a costruire modelli del clima più adatti ai cambiamenti futuri – ha spiegato lo studioso a capo della ricerca -. La forma dell’Antartide cambia – conclude Frezzotti – non solo perché variano le temperature. Sono i venti e la circolazione generale dell’atmosfera ad aver modellato il suo profilo nei millenni passati. Gli stessi elementi potrebbero influire anche sul futuro”.

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