Milano, 31 gen. (askanews) – Il procuratore capo reggente di Aosta, Pasquale Longarini, è stato arrestato ieri su richiesta della Procura di Milano, competente su quella valdostana, con le accuse di induzione indebita a dare o promettere utilità e favoreggiamento. Il magistrato, ora ai domiciliari, è stato fermato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano.
Secondo quanto ricostruito anche dal Corriere della Sera, Longarini avrebbe messo in atto una sorta di triangolo criminoso con un imprenditore alberghiero, sotto inchiesta per reati fiscali e del cui procedimento era titolare il magistrato stesso, e un imprenditore, Gerardo Cuomo, titolare del “Caseificio Valdostano”, anch’egli indagato. In cambio di una possibile soluzione più morbida della pendenza dell’imprenditore, Longarini gli avrebbe imposto di acquistare prodotti da Cuomo, per un valore “di circa 70-100mila euro l’anno”.
L’accusa di favoreggiamento, invece, è riferita a notizie riservate su una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Torino che Longarini avrebbe passato a Cuomo.
L’inchiesta è coordinata dal pm Roberto Pellicano e dal procuratore aggiunto Giulia Perotti. Pasquale Longarini era noto anche per essere stato uno dei pm del processo sul delitto di Cogne contro Annamaria Franzoni.