Appello social per adottare il pitbull abbandonato in una valigia

Arriva dalla pagina Facebook dell’associazione che lo ha in custodia, l’ultimo appello per Kei.

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In cinque mesi – tanto è il tempo trascorso da quando Kei è stato accolto nel rifugio – ancora nessuno si è fatto vivo per prendersene cura. Il pitbull, abbandonato in una valigia e affetto da alcuni problemi di salute, è infatti ancora alla ricerca di una famiglia disposta a donargli tutto l’affetto di cui ha bisogno. Così, la Lega del Cane di Trani ha deciso di affidare alle sue pagine social un appello in cui fornisce anche aggiornamenti sulle condizioni di Kei.

“Gli ultimi giorni non sono stati facili per il nostro dolce Kei”, si legge in apertura del post dedicato su Facebook. Gli esami a cui l’animale è stato sottoposto hanno rivelato, infatti, alcune criticità all’apparato gastrointestinale. “Dall’esame – continua il messaggio – è emerso che Kei ha delle lesioni al duodeno ed è affetto da linfagectasia, abbastanza comune nei pitbull, e che sicuramente ne soffriva già prima dell’abbandono portandolo nel tempo a malassorbimento e reazioni allergiche”.

“Sono stati comunque fatti diversi prelievi in vari punti dell’apparato e siamo in attesa degli esiti istologici”, comunicano ancora dall’associazione. L’obiettivo, ora, è avere un quadro il più completo possibile in modo da “individuare definitivamente gli integratori giusti, l’alimentazione adeguata ed eventualmente terapia da seguire”. Nonostante la situazione delicata, Kei “è sempre buono, positivo ed entusiasta”, scrive chi si occupa di lui aggiungendo che “fa tanta tanta tenerezza”.

Ed ecco, infine, l’appello per l’adozione di Kei con tutti i contatti della Lega del Cane di Trani: “Speriamo sia l’ultima disavventura per Kei e speriamo arrivi presto la tanto desiderata ‘persona giusta’ […] Ricordiamo che Kei è un maschio di quasi due anni e non è compatibile in nessun modo con altri maschi, né con gatti. La situazione ideale per lui sarebbe una coppia/famiglia empatica, dinamica, che non sia alla prima esperienza, con orari di lavoro differenti o con figli adolescenti che possano supportare nella gestione durante la giornata, una casa con giardino e la presenza di un cane femmina”.

“Il tempo, l’amore, le cure e le attenzioni da dedicare a Kei sono sottintese. È tutto così impossibile…?”, conclude il post. Noi incrociamo le dita.

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