Forse iTunes non compirà mai 16 anni. Secondo alcune indiscrezioni infatti Apple sta pensando di chiudere lo storico servizio che ha visto la nascita il 28 aprile 2003. La data indicata come possibile inizio di chiusura dei download di musica dallo Store è il 31 marzo 2019.
È già da tempo che si vocifera di questo drastico cambio di direzione, ma solo a dicembre 2017 le voci erano state smentite, dicendo che non erano in previsione piani per chiudere il servizio.
Tuttavia iTunes è sempre più in difficoltà e fatica a tenere il passo di piattaforme streaming basate su abbonamenti come Spotify. Inoltre è di pochi giorni fa l’ammissione da parte di Apple della fine della produzione degli iTunes LP.
Due settimane fa infatti era stata inviata un’email firmata “Il team Apple Music”, nella quale si leggeva che “Apple non accetterà più nuovi invii di iTunes LP dopo il marzo 2018. I clienti che hanno acquistato in precedenza un album contenente un LP di iTunes potranno comunque scaricare i contenuti aggiuntivi utilizzando iTunes Match”.
Se iTunes sembra arrancare, Apple Music sta seguendo il trend positivo del nuovo modo di fruizione della musica. Il servizio di streaming dell’azienda infatti cresce sempre di più e conta circa 40 milioni di abbonati.
Secondo le fonti delle indiscrezioni, Apple darà agli utenti un “ampio preavviso” per agevolare un ritiro graduale. Non sono ancora notizie confermate, ma secondo alcuni “è chiaro che lo streaming è il futuro. Apple vuole spingere le persone a sottoscrivere abbonamenti”.
Insomma, Spotify ha aperto la strada ad un nuovo fenomeno: la popolarità dei servizi di streaming musicale è aumentata vertiginosamente negli ultimi anni. Gli utenti hanno accettato di pagare un abbonamento per l’accesso illimitato a milioni di canzoni invece di acquistare CD o di scaricare in digitale.
Nato nel 2008, Spotify conta più di 140 milioni di utenti attivi e soprattutto ha applicato la sua mission “la musica è di tutti”, agevolando con il servizio di abbonamento gli utenti e creando non pochi problemi a discografici e artisti.
Insieme a Spotify tanti altri, come Google Play Music o Amazon Music, hanno tolto a Apple e iTunes il posto di strumento che ha rivoluzionato la musica digitale e il più utilizzato per l’ascolto di musica.
In qualunque modo si evolverà della vicenda, iTunes rimarrà comunque tappa fondamentale della distribuzione digitale della musica.