A Londra un ristorante serve cibo stampato 3d.
Il futuro sembra essere molto raffinato e costoso in Inghilterra, dove nel ristorante Food Ink tutti gli arredi e ovviamente il cibo è stampato con la stampante 3d . Il prezzo fisso per il menù da nove portate è 250 sterline a persona, tutte le pietanze sono rigorosamente stampate dal vivo.
Londra ha recentemente cominciato ad ospitare una serie di ristoranti davvero fuori dal comune, dalle caffetterie in cui non è insolito veder correre un gatto libero mentre si sorseggia la propria bevanda, ai locali dove non è possibile ordinare qualche pietanza che non sia composta con i cereali.
L’ultimo ristorante che si è aggiudicato il primato di locale più tecnologico del mondo è stato Food Ink, recentemente aperto a Londra .
Il ristorante che offre la possibilità di vedere il proprio cibo uscire da una stampante 3d afferma nel suo sito, che il suo maggiore interesse è testare le reazioni dei propri ospiti nel momento in cui vengono a contatto con la tecnologia, in un momento così delicato della giornata, ovvero quello del pranzo o della cena.
Nonostante le buone intenzioni di Food Ink i clienti si continuano a chiedere perché dovrebbero spendere 250 sterline per mangiare del cibo stampato con delle posate di plastica.
Food Ink risponde che il prezzo è relativo, poiché con l’ausilio delle nuove tecnologie è riuscito a rendere il momento del pranzo e della cena ancora più incantato.
Nonostante le nove portate del menù che verranno stampate davanti al cliente, la stampante può creare le pietanze solo servendosi di particolari inchiostri commestibili, che faranno prendere in seguito la forma desiderata al proprio cibo. Gli inchiostri sono impasti veri e propri, che andranno a prendere la forma delle pietanze più alla moda.
Per chiunque non abbia la possibilità di mangiare nel locale, gli eventi sono tutti trasmessi via streaming.
Per rendere ancora più futuristico il momento del pranzo o della cena, Food Ink offre delle cuffie per la realtà virtuale da cui è possibile ascoltare della musica interamente composta da un intelligenza artificiale.
Sul proprio sito Food Ink afferma che il loro asso nella manica è utilizzare il linguaggio universale del cibo come via per testare l’approccio delle persone con le nuove tecnologie, gustandosi una pietanza cucinata da una stampante 3d.