Assegno unico, l’errore da non fare se non vuoi perdere l’aumento

Volete sapere qualcosa di più sull'assegno unico INPS e su come funzionerà? Ecco la misura di sostegno alle famiglie che partirà il prossimo marzo

4 Gennaio 2024
Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Fonte: ANSA

Avete sentito parlare dell’assegno unico universale INPS, ma non avete idea di cosa sia e di come funzioni? Si tratta di una misura a sostegno delle famiglie emanata dal governo Draghi, diventata operativa dal 2022, rivolta alle famiglie con figli a carico e per i nuclei percettori del Reddito di cittadinanza  con i requisiti adatti per beneficiare di questa prestazione. l’Istituto Previdenziale, infatti, ha provveduto a erogarla come quota integrativa della misura Reddito, con accredito sulla stessa carta RDC. Ma scendiamo nel dettaglio e cerchiamo di capire meglio i termini di questa misura.

L’assegno di Inclusione

Con l’entrata in vigore del Decreto legge n. 48/2023, è stato introdotto l’Assegno di Inclusione, destinato ai nuclei in cui ci sono figli minori, disabili ovvero componenti ultrasessantenni, inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari. A decorrere dal mese di marzo 2024, sarà necessario presentare una nuova domanda di Assegno unico.

Isee aggiornato, la domanda

La domanda di Assegno unico e l’ISEE aggiornato possono essere presentati entro il termine del 30 giugno 2024, senza perdita degli arretrati che saranno corrisposti mediante successivo conguaglio. Il nuovo ISEE 2024 può essere presentato dal primo gennaio in modalità precompilata sul sito istituzionale dell’Istituto, www.inps.it nel portale unico ISEE. Il tetto minimo dell’Isee passerà da 16.215 a1 7.090,61,  fino a questa soglia, l’assegno unico passerò da 189,2 a 199,4 euro. L’importo più basso scatterà per chi supera un Isee di 45,574,96 euro: in questo caso l’importo dell’assegno unico è di 57,2 euro.

Importo dell’assegno per fascia di Isee

Tornando alla prima fascia, la più bassa, le maggiorazioni relative ai figli ulteriori al secondo portano l’assegno unico a 96,9 euro; a 119,6 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni; 108,2 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni; 94,9 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni; a 22,3 euro per ogni figlio fino ai 21 anni. Il bonus secondo il percettore di reddito è di 34,1 euro.

Nella seconda fascia, ovvero oltre un Isee di 45,574,96 euro, le maggiorazioni relative ai figli ulteriori al secondo portano l’assegno unico a 17,1 euro; a 119,6 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni; 108,2 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni; 94,9 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni; a 22,3 euro per ogni figlio fino ai 21 anni. Il bonus secondo il percettore di reddito non è previsto.

I requisiti e i paletti

L’importo dell’Assegno viene determinato in base all’Isee presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi. Una quota variabile progressiva: da un massimo di 189,2 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 16.215 euro a un minimo di 54,1 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 43.240 euro.

Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di:

nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo);
madri di età inferiore a 21 anni;
nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
figli affetti da disabilità;
figli di età inferiore a un anno;
figli di età compresa tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e Isee fino a 43.240 euro

Cosa fare per il 2024

In una circolare  l’INPS ha reso noto che le domande di Assegno Unico e Universale per i figli a carico “non sono soggette ad onere di presentazione con cadenza annuale. Infatti, in applicazione del principio di semplificazione… le domande già presentate valgono anche per le annualità successive a quelle della presentazione, fatto salvo l’onere per gli utenti di comunicare le eventuali variazioni da inserire nel modello di domanda (es. nascita di un nuovo figlio).

Pertanto, per l’annualità 2024, si comunica che non è necessario provvedere alla presentazione di una nuova domanda all’Assegno unico e universale, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Istituto non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta.

Come ottenere l’ISEE aggiornato

Invece è necessario attualizzare l’ISEE. E’ necessaria la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per il 2024, correttamente attestata. In assenza di ISEE, l’importo dell’Assegno unico e universale sarà infatti calcolato a partire dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa. Qualora la nuova DSU sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con la corresponsione dei dovuti arretrati.

Si ricorda, inoltre, che l’ISEE può essere ottenuto in tempi molto brevi con la presentazione in modalità precompilata della Dichiarazione Sostitutiva Unica, tramite l’apposito servizio online (disponibile sul nuovo Portale unico ISEE, che riunisce le varie modalità di acquisizione dell’ISEE) che ne agevola e semplifica la compilazione, attraverso la condivisione delle informazioni fornite da Agenzia delle Entrate e INPS.

 

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