A supporto delle famiglie italiane, si rinnova l’assegno unico e universale che in questo 2023 ha previsto anche un incremento pari all’8,1% rispetto all’anno scorso. Ad averlo è stata l’ultima Legge di Bilancio che ha così disposto a fronte dell’inflazione che il Paese sta attraversando in questo periodo. Secondo le nuove disposizioni, l’aumento del sostegno erogato è per tutti del 50% nel primo anno di vita del figlio o della figlia. E si prolunga fino ai tre anni del bambino nel caso di famiglie con tre o più figli mentre non sono previsti senza limiti di età per i nuclei famigliari con bimbi disabili.

Questo significa che ciascuna famiglia italiana che ne abbia diritto riceve dai 50 a 175 euro di contributi statali per ogni figlio minorenne a carico. Si passa, quindi, da un minimo di 25 euro a un assegno mensile del valore massimo di 85 euro per figli di età compresa fra i 18 e i 21 anni. Inoltre, le famiglie più numerose aggiungono, alle cifre sopra citate, una quota che va dai 15 euro (nel caso di reddito famigliare sopra i 40mila euro) fino a un massimo di 85 euro per ogni figlio, a partire dal terzo. E ancora, specifica greenme, con quattro o più figli a carico è prevista un’ulteriore maggiorazione di 100 euro.

Per poter godere degli aumenti nell’assegno unico, le famiglie che ne hanno diritto devono presentare domanda secondo le indicazioni previste, tenendo conto che l’erogazione non è automatica. La data entro la quale avanzare la richiesta è il 28 febbraio 2023, con la comunicazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e il relativo rinnovo dell’ISEE.

Qualora tale passaggio non venga effettuato, l’assegno unico continuerà a essere emesso ma secondo gli importi del 2022 e quindi senza incrementi dell’ultima Legge di Bilancio. Meglio, quindi, provvedere con sollecitudine per assicurarsi di essere in possesso di tutta la documentazione necessaria.