Asteroide si avvicina alla Terra, Nasa farà schiantare... La data

La NASA sta testando un sistema di difesa contro gli asteroidi che puntano alla Terra: cosa succede il 24 novembre, il piano anti-estinzione

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Immaginate di trovarvi ad affrontare una situazione simile a quella del film cult “Armageddon” con Bruce Willis e Ben Affleck: ebbene, gli scienziati della NASA stanno cercando un modo tutto sommato più sicuro di quello mostrato nella pellicola del 1998 per salvare la Terra da eventuali schianti con asteroidi potenzialmente pericolosi.

All’agenzia spaziale stanno infatti mettendo a punto un sistema di difesa planetaria chiamato DART (Double Asteroid Redirection Test), per evitare futuri scenari apocalittici e nuove estinzioni di massa.

Il progetto prevede il lancio di un veicolo spaziale a bordo di un razzo Space X Falcon 9 dalla base aerea di Vandenberg, in California da indirizzare contro una piccola luna che orbita intorno ad un asteroide più grande: il 24 novembre avverrà la fase C dello studio e la navicella, piena di propellente e rifornimento, andrà in collisione con Didymos B per deviare la traiettoria di Didymos A.

L’asteroide che verrà deviato, un po’ come in una partita di biliardo, non è attualmente una minaccia per la Terra e i suoi abitanti ma ha dimensioni simili a quelli che vengono considerati pericolosi dagli esperti e rappresenta un ottimo primo tentativo di difesa.

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Tom Statler, della NASA, ha fatto sapere: “Stiamo per testare una tecnologia per deviare un asteroide in futuro Questo fa parte di uno studio di una tecnologia per tenere gli asteroidi lontani dalla Terra”.

Come spiegato dall’Agenzia spaziale, la navicella spaziale DART raggiungerà la deflessione dell’impatto cinetico schiantandosi deliberatamente contro la luna a una velocità di circa 6,6 km/s, con l’aiuto di una telecamera di bordo (denominata DRACO) e di un sofisticato software di navigazione autonoma. La collisione cambierà la velocità della luna nella sua orbita attorno al corpo principale di una frazione dell’uno percento, ma questo cambierà il periodo orbitale della luna di diversi minuti, abbastanza per essere osservata e misurata usando i telescopi sulla Terra.

Dalla NASA viene chiarito che “dopo la separazione dal veicolo di lancio e oltre un anno di viaggio, (la navicella) intercetterà la luna di Didymos alla fine di settembre 2022, quando il sistema Didymos si troverà entro 11 milioni di chilometri dalla Terra, consentendo osservazioni da telescopi terrestri e radar planetari per misurare il cambiamento di slancio impartito alla luna”.

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