Babbo Natale, letterina più vecchia del mondo scritta 103 anni fa

Un camino ha conservato, sepolto per decenni, un piccolo tesoro che risale all’inizio del secolo scorso.

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È una storia che ha tutto il sapore della magia che solo il Natale può regalare e a raccontarla, da oltreoceano, è il prestigioso ‘New York Times’. Protagonista dell’episodio un sessantaseienne, Peter Mattaliano, insegnante di recitazione e sceneggiatore, già alle prese con i primi addobbi delle feste. Durante alcuni lavori di ristrutturazione condotti dal fratello, l’uomo ha fatto una scoperta sorprendente rinvenendo nell’appartamento un antico camino che per oltre cinquant’anni era stato murato.

Fin qui, niente di particolarmente insolito. Ma è proprio dietro quella fila di mattoni si è conservata per decenni una tenerissima lettera che due bambini – Alfred e Mary McGann – avevano indirizzato a Babbo Natale. Protetto da uno strato di macerie e polvere, il biglietto di carta ha così superato indenne oltre un secolo di storia, fino ad arrivare nelle mani di Peter. La data riportata permette di collocare il messaggio nel lontano 1905, quando la famiglia McGann abitava l’appartamento di Hell’s Kitchen che oggi appartiene a Mattaliano.

Ovviamente, nella letterina a Santa Claus non manca la richiesta natalizia: un camion dei pompieri con tanto di scala estensibile. Accanto a questo primo biglietto pieno di speranza, una seconda busta contenente un biglietto del 1907 scritto dalla sorella maggiore Mary, da cui apprendiamo le difficoltà economiche della famiglia (probabilmente immigrata dall’Irlanda, come la maggior parte delle persone che popolavano il quartiere in quegli anni).

Sul piccolo pezzo di carta parzialmente carbonizzato, si leggono ancora le poche righe della bimba. “Caro Babbo Natale, sono molto contenta che tu venga stasera. Il mio fratellino vorrebbe che gli portassi un carro che so che non puoi permetterti. Ti chiedo di portargli quello che ritieni meglio. Per favore, a me porta qualcosa di carino, ciò che ritieni migliore”. Infine, il post scriptum: “Per piacere, non dimenticarti dei poveri”. Parole che stringono il cuore, accompagnate da un disegno a rappresentare un francobollo con le renne. La tenerezza di quei bambini commuove oggi come ieri e per il signor Mattaliano quei due biglietti sono diventati il tesoro più prezioso che campeggia sopra il camino insieme a un piccolo carro di pompieri.

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