“Metti un pranzo tra amici, la voglia di mangiare qualcosa di buono… Amatrice per la sua storia culinaria è sicuramente la giusta meta! Abbiamo scoperto causalmente questo posto, piccolo ma caratteristico. Molto vivo! Una domenica a pranzo all’insegna del buon cibo e buon vino. Consigliato”.
Così una recensione su TripAdvisor del maggio del 2013 in merito a ‘Il Barcollo’, uno dei punti di riferimento principali di Amatrice, andato distrutto a causa delle scosse del terremoto del 24 e del 30 agosto dello scorso, che portarono tanta morte e devastarono il territorio.
Domenica scorsa, alle 11 e 30, però, il ‘Barcollo’ ha riaperto, dando così un messaggio di speranza all’intera comunità rietina.
Titolare è Alessio Di Fabio che proprio nell’anno del terremoto aveva rilevato il bar, raccontando in un video pubblicato su Repubblica che “da subito” decise che fosse necessario ripartire, cercando gli appigli burocratici necessari (come le autorizzazioni), pensando alla nuova struttura e individuando il posto su cui farla ergere.
“Non è stata una cosa facile”, ha raccontato l’uomo, sottolineando l’importanza dei sostegni avuti: la Confcommercio di Rieti che ha finanziato i costi per la realizzazione della nuova struttura: una casetta in legno; l’associazione ‘Amatrice 2.0’ che ha dato una mano sul fronte delle spese vive; i cittadini che hanno contribuito per gli arredi o con un semplice ma caloroso gesto di incoraggiamento.
All’interno del nuovo bar c’è anche un elemento del vecchio: il bancone in legno recuperato dalle rovine del locale che non c’è più.
Per concludere c’è un modo di dire che potrà sembrare scontato ma che calza a pennello su quest’apertura che restituisce ad Amatrice un posto per ritrovarsi: si può barcollare, l’importante è non mollare mai…