Fonte: Facebook

Bello Figo si candida a sindaco di Parma, ma è una bufala

Bello Figo si sarebbe candidato per il PD come sindaco di Parma creando scompiglio sui social

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È ufficiale, scrivono gli autori. «È tutto vero,» sostiene chi rilancia l’articolo sui social media per tentare di convincere i suoi contatti o, peggio ancora, un’intera pagina. Questa volta però, cavalcando l’onda del malcontento e dell’antipatia verso il rapper parmigiano, la fantasia ha decisamente superato i confini della realtà.

La bufala che gira da qualche giorno “ufficializzerebbe” la candidatura del rapper Bello Figo alle amministrative 2017 in veste di Sindaco di Parma. Candidato del Partito Democratico, naturalmente. Questa volta i creatori della bufala non si sono limitati a condividere un fotomontaggio del rapper con accanto il logo del PD. Per consolidare la storia hanno deciso di inserire una fonte: Italiaunita.org. Già, peccato che il sito in questione sia in realtà una piattaforma online dedicata agli italo-americani di Boston, dove probabilmente l’identità di Bello Figo è un vero e proprio mistero.

Non è certo una novità che Bello Figo Gu soffra di una pessima reputazione dovuta alle sue parodie rap riguardanti i temi più scottanti degli ultimi anni. I titoli delle sue canzoni “Sono Bello Come Profugo”, “Non Pago l’Affitto”, “Mussolini” e “Matteo Renzi” hanno suscitato reazioni brusche e, in certi casi, addirittura violente. Lo scorso anno il rapper ha dovuto annullare alcuni dei suoi concerti a causa di minacce e intimidazioni ricevute da gruppi di estrema destra.

Come se non bastasse, Bello Figo si è visto addirittura cancellare la pagina di Wikipedia. La sua fama è stata strumentalizzata dai media e l’ha trasformato in un popolare e controverso personaggio disprezzato per fini politici. La realtà è più semplice: Paul Yaboah, in arte Bello Figo, non è nient’altro che un ragazzo che si diverte a scherzare con i luoghi comuni e a fare ironia secondo le regole dei moderni troll informatici – personaggi creati appositamente per far imbestialire l’opinione pubblica.

Le origini di Bello Figo, principe italiano dello swag? Non particolarmente avvolte nel mistero e nello sconcerto che si vorrebbe far credere: «Ho iniziato a pubblicare canzoni ma ad un certo punto se cercavi Gucci su Google usciva la mia faccia, così mi hanno fatto causa e ho cambiato nome» Da qui il “Gu” alla fine del suo pseudonimo.

Ad oggi il rapper parmigiano conta oltre 300 mila fan su Youtube e video che raggiungono e superano i 16 milioni di visualizzazioni nel caso, appunto, di “Non Pago l’Affitto”.

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