Biliardini talmente grandi che sembrano stadi: che meraviglia

A cento chilometri da Buenos Aires, Martin Setule costruisce biliardini con le fattezze degli stadi da calcio.

10 Marzo 2018

Tutti amano il biliardino. Il campo da calcio grande come un tavolo, dove i giocatori sono fatti di plastica e calciano la palla grazie al movimento rotatorio delle aste, è un evergreen che non passa mai di moda. Il biliardino – anche detto “calcio balilla” – ha accompagnato l’infanzia (e l’età adulta) di tutte le generazioni e almeno negli anni ’90 non c’era bar che non ne avesse uno. Adesso è un po’ meno diffuso, ma sempre attuale. E lo dimostrano le creazioni di questo designer argentino.

Martin Setule è un grafico argentino che vive a Buenos Aires, la città con più stadi di calcio al mondo. E questo è lo sport che il designer si porta nel sangue, tanto che ha pensato a un upgrade del famoso biliardino: Martin ha ricreato questi campi da calcio artificiali, ma li ha elaborati a tal punto da costruirvi intorno dei veri e propri stadi. Il risultato è che questi biliardini sono enormi, raffinatissimi e super accattivanti e sono molte le persone che sognano di averne uno in casa per poterci giocare. E – in effetti – sono meravigliosi: Martin Setule li costruisce con dovizia di particolari e non si lascia sfuggire il minimo dettaglio. Il suo laboratorio si trova a cento chilometri da Buenos Aires e lì passa la gran parte delle sue giornate, a fare e costruire questi giganteschi stadi a forma di biliardino. Diventando una celebrità non solo nel suo paese, ma anche nel resto del mondo.

Il biliardino è nato in Europa tra la prima e la seconda guerra mondiale, ma non si è mai saputo con certezza chi sia il suo vero inventore. Ma è nel 1947 – quando iniziarono a essere prodotti in serie in Francia – che il calcio balilla ha avuto il suo successo strepitoso. La popolarità del biliardino crebbe così tanto che poco dopo iniziò a essere esportato al dì fuori dei confini francesi per poi approdare – nel 1949 – in Italia. Il particolare curioso, è che i fornitori del Bel Paese erano… i produttori di bare. Negli anni ’50 iniziò a diffondersi anche in America, quando i soldati di ritorno dall’Europa fecero conoscere il biliardino al resto della popolazione.

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