Il Bioparco di Roma mette in mostra la cacca, con un’iniziativa dal titolo “La cacca: storia naturale dell’innominabile”. Si tratta di un percorso espositivo con laboratori e attività, diviso in dieci sezioni e allestito nella sala degli elefanti. Qui, fino al 30 aprile, si potrà ammirare e conoscere la cacca in tutte le sue forme.
A palline oppure cilindrica, a cubetti, fluida o solida: la cacca è la protagonista di questa originale mostra che ha come obiettivo quello di eliminare uno dei più grandi tabù della nostra società. Se tutti la fanno infatti, nessuno ne parla, eppure gli escrementi rappresentano in natura la vita, senza di essi la terra non sarebbe fertile e l’esistenza non potrebbe continuare ad esserci.
Con questo spirito il Bioparco di Roma ha deciso di organizzare un’esposizione che celebra la cacca, tanto cara al mondo animale. I bradipi infatti la utilizzano per mantenere in equilibrio l’ecosistema, mentre gli ippopotami ci fanno addirittura il bagno dentro.
“L’esposizione prende spunto dal libro di Nicola Davies, zoologa inglese – ha svelato Federico Coccìa, presidente del Bioparco di Roma – per far conoscere l’importanza di questo elemento e la sua naturalità da molteplici punti di vista, a partire da quello fisiologico per arrivare a quello naturalistico ed ecologico. Con un filo conduttore: la cacca è vita, ovvero, senza la cacca degli animali non ci sarebbe terra fertile e quindi non ci sarebbero gli alberi, l’ossigeno, il cibo…non ci sarebbe la vita”.
Il percorso è erboso suddiviso in dieci sezioni interattive, con diverse cacche (rigorosamente da non calpestare) e installazioni tridimensionali. Nella mostra sono presenti anche dei modellini realistici per scoprire come era fatto lo sterco di un dinosauro, ma anche per distinguere i bisogni di un carnivoro da quelli di un erbivoro. Presenti anche degli escrementi fossili, considerati dagli scienziati un vero tesoro.
Nei vari laboratori gli ospiti del Bioparco di Roma potranno scoprire tutto sulla cacca. Dagli animali che la utilizzano come pasto (conigli e koala) a quelli che la usano per costruire un rifugio, ma anche per scaldarsi, nascondersi e per comunicare. Gli studiosi presenti durante il percorso spiegheranno anche come il colore e l’odore dello sterco sia legato a cosa si mangia e sveleranno l’importanza della cacca per rendere la terra fertile.