Il bollo auto, noto anche come tassa automobilistica, è un tributo locale che si paga in tutte le regioni italiane.
Non si tratta di una tassa sulla circolazione (prima era denominato così) ma sul possesso. E’ tenuto al pagamento chiunque possieda un autoveicolo o motoveicolo immatricolato nel nostro Paese, indipendentemente dal fatto che lo si utilizzi.
L’iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) è l’elemento da cui si presume il possesso. Sono esentati dal pagamento della tassa i veicoli ultra ventennali di particolare interesse storico e collezionistico e i mezzi ultratrentennali. Inoltre possono usufruire di una riduzione del bollo i mezzi elettrici e quelli alimentati a GPL e metano.
Per quanto riguarda i cittadini italiani residenti nelle Province Autonome di Trento e Bolzano e nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Emilia Romagna, Umbria e Puglia (convenzionate con l’ACI), il calcolo del bollo auto avviene in base ai dati degli Archivi gestiti dall’ACI.
In Toscana il calcolo viene eseguito col collegamento agli archivi che la Regione gestisce per conto proprio. In Lombardia gli archivi sono gestiti dalla “Lombardia Informatica S.p.A.“.
Per i residenti nelle Regioni non convenzionate con l’ACI il conteggio avviene invece mediante collegamento con l’Archivio Nazionale (gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze).
E’ possibile adempiere all’obbligo di pagamento presso le sedi dell’ACI e di Poste Italiane, presso Agenzie di pratiche automobilistiche, tabaccherie dotate del sistema informatico della Lottomatica e online (solo in alcune Regioni). La scadenza dipende dalla Regioni in cui si risiede e dalla data di immatricolazione del veicolo.
Per il pagamento è sufficiente indicare la targa del veicolo. In caso di mancato pagamento nei termini previsti, l’ente riscossore può provvedere alla riscossione coattiva, con l’aggiunta di sanzioni e interessi.