Firenze, 2 gen. (askanews) – Si svolgono per lo più negli ambienti anarchici le indagini e le perquisizioni per individuare chi ha piazzato la bomba che nella notte di Capodanno, a Firenze, ha ferito un artificiere, che, a causa dell’esplosione, ha perso una mano e un occhio. L’ordigno era stato collocato accanto alla saracinesca di una libreria in via Leonardo da Vinci, “il Bargello”, considerata vicina a Casapound, organizzazione di estrema destra. La libreria era già inserita nell’elenco degli obiettivi sensibili.
Ad accorgersi della presenza dell’ordigno, un agente della Digos. Quindi è scattato l’allarme, la strada è stata chiusa ma la bomba, dotata di timer è esplosa alle 5 del mattino, proprio nell’istante in cui si era avvicinato l’artificiere, 39 anni, originario di Salerno, per disinnescarla.
E’ stato portato subito in ospedale a Careggi, al Cto, ed è stato tentato un intervento chirurgico, ma nell’esplosione ha perso una mano e l’uso di un occhio. E’ sposato e ha due figlie. L’ordigno era di fattura artigianale.