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Capodanno, meglio non mangiare il cotechino: non è per la dieta

La tradizione di Capodanno vorrebbe sulla tavola cotechino e zampone: ma di cosa sono fatti?

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La tradizione delle feste ‘impone’ una serie di abitudini che riguardano anche i menù che portiamo a tavola. Ci sono, infatti, alcuni alimenti che sarebbero da evitare (in questo articolo vi sveliamo quali sono i cibi che porterebbero sfortuna) mentre altri, invece, non dovrebbero mai mancare in pranzi e cenoni del periodo. In particolare la tavola di Capodanno prevede grappoli d’uva e lenticchie beneaugurali, queste ultime ad accompagnare il classico cotechino o lo zampone.

Tuttavia, non ce ne vorranno i nostri nonni, proprio questi due salumi sarebbero da eliminare dal menù e non si tratta (solo) di una questione di calorie. Sappiamo davvero di che cosa sono composti cotechino e zampone? Entrambi sono insaccati di suino e il loro impasto è fatto di carne suina, cotenna e grasso. A differenziare i due prodotti è il tipo di involucro utilizzato: il cotechino, infatti, ricorre al budello – naturale o artificiale – mentre per lo zampone viene usata la pelle dello zampetto anteriore del maiale, ben identificabile dalla sua forma.

A far sorgere qualche perplessità su questo piatto della tradizione è la qualità delle materie prime del prodotto confezionato comunemente in vendita nel supermercati. L’impasto, infatti, può contenere più di un ingrediente poco salutare, a partire dalla carne stessa. Cotechini e zamponi arrivano per lo più da allevamenti intensivi che, in virtù dei mangimi con cui vengono alimentati i suini, producono carni dal contenuto nutrizionale molto ridotto.

Si aggiunga, poi, il fatto che l’ingrediente principale è il grasso insaporito con spezie, aromi e zucchero ma soprattutto abbondanti quantità di sale e conservanti vari fra i quali, solo per citarne uno, il nitrito di sodio (indicato per legge in etichetta dalla sigla E250), di origine sintetica. I rischi per la salute connessi a tali sostanze sono da molto tempo oggetto di ricerca e, al di là dei risultati dettagliati, non si tratta certamente di sostanze benefiche per l’organismo. Meglio starne alla larga.

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