Carne di maiale, guarda bene la confezione prima di congelarla

Come riconoscere i segni di deterioramento della carne di maiale? Attenzione a cosa guardare nella confezione prima di metterla in freezer

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Quando parliamo di tecniche di congelamento e salute, le raccomandazioni non sono mai troppe: secondo il National Center for Biotechnology Information, il consumo di carne di maiale porta a 525.000 infezioni di origine alimentare, 2.900 ricoveri e 82 decessi ogni anno. Anche se questo numero può sembrare piuttosto scoraggiante, rispetto alla quantità di carne di maiale consumata dagli americani ogni anno –  circa 30 kg pro capite stando agli ultimi dati risalenti al 2019, in Italia sono circa 40 kg come riporta Ansa.it  – rimane una proteina sicura da mangiare.

Come ogni prodotto alimentare, ci sono regole che gli chef casalinghi dovrebbero seguire per garantire la sicurezza della propria famiglia ed evitare di correre al pronto soccorso.

Facciamo attenzione alla data di scadenza: qualsiasi prodotto a base di carne di maiale con una data di scadenza dovrebbe essere cotto o congelato entro tre, massimo cinque giorni dall’acquisto. Ricordiamo che la refrigerazione semplicemente rallenta il processo di deterioramento, non impedisce completamente la crescita dei batteri. Inoltre, se abbiamo scongelato il maiale congelato direttamente nel frigorifero, dovrebbe rimanere commestibile anche per tre giorni.

Ben diverso, invece, se abbiamo scongelato lombata, arista o costolette a temperatura ambiente lasciandole tutto il giorno sul piano da lavoro oppure immergendole in acqua calda per velocizzare il procedimento. In questo caso, dovremo gettarle nella spazzatura: il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti afferma, infatti che nessuna di queste opzioni di scongelamento è considerata sicura.

Un altro ben evidente segno che la carne di maiale non è più edibile è il colore: se perde il tipico tono rosato, ma i tessuti virano sul grigio mentre il grasso sul giallastro, allora è assolutamente sconsigliato il consumo. Chiaramente anche l’odore indica se il tocco di carne può ancora essere cotto e mangiato: se puzza o sa di rancido, non ci pensate neanche un secondo… Sapete che fine dovrà fare.

Limitare gli sprechi alimentari – e quindi anche risparmiare – parte sicuramente da una buona conservazione degli alimenti, dunque speriamo che i nostri consigli vi possano essere utili.

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