Avete mai provato a capire quanto ci costa all’anno comprare carta igienica? Con la crisi della pandemia abbiamo visto prendere d’assalto gli scaffali dei supermercati di mezzo mondo per fare incetta di rotoli di carta igienica, a qualsiasi costo.

Eppure sta prendendo piede, anche se pian piano, una nuova abitudine soprattutto tra coloro che adottano una filosofia low-waste in casa: esiste la carta igienica lavabile e riutilizzabile, un po’ come i pannolini o gli assorbenti. In questo modo produciamo molti meno rifiuti in carta o plastica e ci prendiamo cura del pianeta che ci ospita.

Su TikTok e Twitter molti giovani utenti stanno sperimentando questa nuova strada eco-friendly ben consapevoli delle reazioni controverse e divisive di chi li segue. La principale accusa a chi utilizza pannetti di spugna o cotone lavabile riguarda proprio la questione igienica: quanto, quando e come lavare le pezzette sporche? Come conservarle una volta utilizzate? Insorgono problemi se si mischiano gli “strappi” di diverse persone nel cesto o nel bidone e poi nella lavatrice?

Certamente l’idea di riutilizzare la carta igienica può apparire disgustosa a molti, tuttavia sembra essere una scelta eticamente valida…Facile a dirsi, ma come funziona esattamente la carta igienica riutilizzabile? Si tratta di panni di spugna lunghi e stretti – che alcuni brand stanno già rendendo più accattivanti  per il mercato in espansione – e che, una volta utilizzati in bagno, vanno riposti in un apposito cesto o secchio e poi lavati almeno due volte a settimane ad alta temperatura. Per una azione più igienizzante – perché va ricordato che il batterio Escherichia Coli è contenuto nelle feci – possiamo pensare ad un pre-ammollo e poi al lavaggio in lavatrice.

In questo modo risparmieremmo anche 5-6 euro a pacco ma tra i maggiori ostacoli rispetto all’uso di carta igienica lavabile dobbiamo certamente mettere in conto che le bollette di acqua e corrente saranno più salate. Il gioco vale la candela? Beh, al pianeta fa certamente bene…