A Berkley, in California, i cellulari sono stati dichiarati dannosi da un’ordinanza cittadina che impone ai rivenditori di cellulari di mettere in guardia i clienti dalle radiazioni di questi dispositivi. Infatti, la vicinanza al nostro corpo, ad esempio in una tasca o nel reggiseno, può esporre a un eccesso di onde rispetto a quanto imposto dalla legge federale.
Secondo la CTIA, conosciuta come la Wireless Association, quest’ordinanza trasmette un messaggio inaccurato, controverso e ingannevole, poichè viola la libertà di parola del rivenditore, dato che è obbligato a dire qualcosa che in verità non pensa. Inoltre, causa un’ansia inutile tra i consumatori verso un oggetto d’uso quotidiano. Secondo il giudice, questo ragionamento non sussiste, poichè chiunque è libero di criticare la decisione.
Ad ogni modo, il giudice ha ammesso che non ci sono basi scientifiche riguardo alle conseguenze dannose delle radiazioni degli smartphone sui bambini. La CTIA non si è data per vinta e si è rivolta alla Corte d’Appello degli USA, ma il 23 marzo la richiesta è stata rigettata 2 a 1. L’industria mobile ha intenzione di continuare a lottare contro quest’ordinanza.