Cerchi casa? Ecco come saranno le abitazioni su Marte

Un concorso della Nasa ha selezionato cinque team, che stanno immaginando e progettando come saranno le case per noi umani su Marte

Pubblicato:

Se portare l’uomo su Marte è l’obiettivo del futuro, allora non devono mancare case progettate proprio per far vivere le persone nell’atmosfera del pianeta rosso.

A tal proposito la Nasa nel 2015 ha lanciato un concorso: il 3D-Printed Habitat Challenge con l’obiettivo di trovare progetti funzionali per le abitazioni che potranno essere costruite su Marte. Partner dell’agenzia che si occupa del programma spaziale degli Stati Uniti, l’Illinois Bradley University di Peoria. Delle 18 proposte che sono state presentate, ora la cerchia delle papabili abitazioni è stata ristretta a cinque. I progetti realizzati avevano il compio di essere reali e di poter essere riprodotti sul pianeta, tenendo conto di diversi fattori. Innanzitutto della resistenza: dallo spessore delle pareti, al riscaldamento: nulla è stato lasciato al caso. “I team vincenti – hanno scritto sul sito dell’agenzia spaziale americana – hanno creato con successo rappresentazioni digitali delle caratteristiche fisiche e funzionali di una casa su Marte”.

La Nasa, che ha compiuto 60 anni di attività, ha portato il progetto alla terza fase. Ha quindi selezionato i cinque team che hanno proposto i progetti più interessanti. Ora si terrà la fase successiva che preveda che i gruppi, divisi i 100 mila dollari in base alla qualità delle proposte, provino a rendere effettiva ogni idea. E lo devono fare fabbricando habitat sub – scala. Cinque i livelli di competizione: tre di costruzione e due virtuali. “Non stanno solo progettando strutture, stanno progettando habitat che permetteranno ai nostri esploratori dello spazio di vivere e lavorare su altri pianeti”, ha detto Monsi Roman program manager di Centennial Challenges della Nasa.

I cinque progetti selezionati si distinguono per ragioni diverse. Il team Zopherus of Rogers dell’Arkansas ha immaginato una struttura realizzata con stampanti 3D e con materiali locali grazie ai rover. Il Space Factory di New York, invece, ha realizzato una casa cilindrica che sfrutti al massimo lo spazio, mentre il Team Kahn Yates del Mississippi  ha pensato a una struttura in grado di resistere alle tempeste di sabbia, molto forti e intense su Marte. Contro le radiazioni, ma con un ambiente comunque luminoso l’idea di SEArch +/ Apis Cor di New York. La squadra della Northwestern University dell’Illinois, infine, ha realizzato un guscio rotondo. Vogliono che sia realizzabile tramite stampante 3D con raggi incrociati

TAG:

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti