Cervello, creata sinapsi artificiale che sa apprendere da sola

Realizzata la prima sinapsi artificiale, una struttura riprodotta in laboratorio che lancia l'esser umano in un nuovo stadio evolutivo

11 Aprile 2017
Fonte: Pixabay

Non è una vicenda tratta da un libro di fantascienza, ma una vera e propria ricerca condotta dall’Università di Bordeaux, congiuntamente con quelle di Paris-Sud ed Evry; uno studio supervisionato dal Prof. Julie Grollier. A quanto pare, un team di ricercatori è riuscito a realizzare una sinapsi artificiale, cioè una struttura del cervello ricreata in laboratorio e capace di recepire e registrare gli input che provengono dall’esterno.

Da tempo, i neurobiologi impiegano tempo e risorse per arrivare alla realizzazione di un’intelligenza artificiale che imiti quella del cervello umano. Se non mancano i problemi etici in questo tipo di ricerca, è altrettanto vero che un risultato simile segnerebbe un nuovo passaggio evolutivo per l’essere umano.

Le sinapsi e memristore

Le sinapsi sono strutture neuronali, fanno parte del nostro cervello e la loro funzione è quella di raccogliere, trasmettere e permettere di memorizzare informazioni. Le sinapsi trasmettono impulsi elettrici dall’esterno verso i neuroni e fra neurone e neurone.

Gli input che provengono dall’esterno: la puntura di una zanzara così come le immagini di un film o le parole lette da un libro vengono trasmessi e immagazzinati dalle sinapsi. Memristore è una sinapsi da laboratorio che imita ciò che fanno le sue parenti naturali. Legge gli impulsi elettrici provenienti dall’esterno e li trasmette ai neuroni. Qui il cervello le trasforma in informazioni e fa si che vengano memorizzate.

Sviluppi futuri e problemi etici

L’obiettivo di queste ricerche è quello di ricreare una mente artificiale che funzioni come quella umana o addirittura la potenzi. Tutti i diversi incubi legati a un futuro dominato dalle macchine prendono immediatamente vita se si osserva la ricerca con scetticismo. I problemi etici esistono, ma sono da tempo studiati e presi in considerazione dalla comunità scientifica così come dai comitati etici.

Uno degli esempi più drammatici è quello di un sistema di potere capace  di intervenire sulle menti umane per compiere quello che vuole. L’ansia è legittima, ma è altrettanto importante considerare che attraverso l’intelligenza artificiale potremmo risolvere molti altri problemi dell’essere umano: curare malattie e trovare risorse. Ancora un volta non è la tecnologia in sé il problema, ma l’uso che decidiamo di farne.

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