Che tempo che fa, ospite Serena Williams: le sue battaglie dal tennis al razzismo

"Non starò zitta, non starò silente": le parole di rabbia e indignazione di Serena Williams, giovane icona del tennis mondiale, sulle tensione tra polizia e comunità afroamericana

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“Non starò zitta, non starò silente”– così ha concluso il suo messaggio di rabbia e indignazione Serena Williams, la giovane icona del tennis. Cosa è accaduto e cosa ha spinto la più giovane delle sorelle Williams a pronunciare una frase simile? Siamo ormai quasi prossimi al 2017 eppure continuano ancora le discriminazioni razziali verso la comunità afroamericana.

Per quale motivo ancora oggi qualcuno debba essere giudicato per il colore della pelle e, soprattutto, ancora più grave, debba rischiare la vita in quanto “nero”? Seppur sia inconcepibile tale situazione, purtroppo ancora nell’anno corrente sono numerosi i casi di razzismo e sono forti le tensioni tra le forze dell’ordine statunitensi e la comunità afroamericana.

La voce di Serena Williams sui social

Il mondo sportivo ormai è tra le principali casse di risonanza del clima di tensione tra la polizia americana e la comunità afroamericana. Il primo esempio eclatante è accaduto pochi giorni fa con il boicottaggio di Colin Kaepernick, il quaterback dei San Francisco 49ers, che non si è alzato in piedi durante l’inno americano in segno di protesta contro le violenze perpetuate ancora oggi verso la comunità afroamericana. Prima il rifiuto di alzarsi in piedi e poi il ginocchio per terra, un gesto che è stato poi imitato da numerosi atleti negli Stati Uniti.

La giovane Serena Williams all’unisono con la voce di protesta, ha deciso di esprimere il suo pensiero sulla battaglia al razzismo scrivendo un lungo post chiudendo con la frase: “Non starò zitta, non starò silente”. Indignata e furiosa, la tennista Serena Williams racconta il suo dolore e la paura che qualcuno a lei caro possa essere ucciso dalla polizia per il “colore della pelle”.

Serena Williams e la forza dei suoi concetti

“Ci sarà un momento in cui il silenzio sarà tradimento”-scrive la giovane Serena Williams concludendo il suo pensiero profondo sul razzismo odierno verso la comunità afroamericana. Riprendendo e citando Martin Luther King a sostegno dei suoi concetti, Serena Williams si domanda perché nel 2016 siamo costretti a vivere in situazioni di forti tensioni come queste? Come mai ancora oggi non si riesce ad abbattere la barriera del razzismo? “Non esistono persone che nascono cattive, esistono le situazioni: l’educazione, le condizioni di vita”- conclude.

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