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Chi è Caterina Varzi, l’assistente di Tinto Brass

A 84 anni, Tinto Brass – il maestro del cinema erotico italiano - porta all’altare Caterina Varzi, al suo fianco dal 2010

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Dopo Carla Cipriani – sua moglie dal 1957 al 2006, e mamma dei suoi figli Beatrice e Bonifacio -, Tinto Brass è pronto per convolare nuovamente a nozze. Questa volta con Caterina Varzi, la 56enne che è al suo fianco da dieci anni, e che lo ha assistito dopo l’ictus di cui, il 16 maggio 2010, il maestro del cinema erotico italiano è stato vittima. E che gli ha cancellato di colpo la memoria.

Dietro il matrimonio del regista, che lo scorso 26 marzo ha compiuto 84 anni, ci sarebbe una motivazione “shock”. «Voglio esser libero di decidere come morire, prima di perdere la dignità. Abbiamo un patto molto forte che vogliamo sugellare con il matrimonio. Se mi venissi a trovare in una condizione grave e irreversibile è giusto staccare la spina. E lei potrà decidere il nostro ultimo viaggio insieme. In Svizzera, perché no?», ha dichiarato in una recente intervista. Tinto Brass fa così intendere che, se necessario, farà ricorso all’eutanasia. E che, se mai quel momento arriverà, al suo fianco ci sarà proprio Caterina Varzi.

Ex ricercatrice universitaria e avvocato, appassionata di psicoanalisi, Caterina Varzi è stata voluta da Brass come protagonista del suo cortometraggio Hotel Coubert, nel 2009. L’anno successivo, divenne la sua assistente. Il 3 agosto prossimo, i due diventeranno marito e moglie. Ma, ci tiene a precisare il regista, questa decisione non porta con sé motivazioni economiche. «Al contrario di quel che qualcuno pensa, lei non avrà ricchezze per il semplice fatto che non ho proprietà. La cosa più importante è il mio archivio, che è fondamentale per il mio lavoro», ha specificato.

Il loro matrimonio si celebrerà in casa, alla presenza di soli quattro testimoni. E coronerà un amore solido. Per Tinto Brass, Caterina – da lui adocchiata nello studio legale di una società di produzione cinematografica – è “indispensabile, generosa, forte, amabile”. Confessa il regista che, a riportarlo alla vita e alla memoria dopo l’ictus, impedendogli di lanciarsi da una finestra, fu proprio lei. E che, questo, l’ha resa una perfetta compagna di vita. «È la mia Circe paziente. E poi è molto, molto sexy», conclude Tinto. Prima di consegnare proprio a lei le chiavi della sua vita.

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