Avere a fianco una persona che russa nel corso della notte può essere un’autentica scocciatura, soprattutto per chi ha un orecchio particolarmente sensibile. E, così, può succedere che si trascorrano ore insonni sia per i rumori molesti sia per gli infiniti tentativi di convincere il partner a smettere di russare, magari cambiando posizione… Impresa ardua da portare a termine.

Eppure, questa cattiva abitudine non danneggia solo chi si trova a subirla dall’esterno ma può portare problemi anche gravi al soggetto stesso. Arriva, infatti, dalla Svezia uno studio che ha rilevato una connessione tra il russamento notturno e l’esposizione al rischio di sviluppare un cancro. I soggetti che soffrono di apnea ostruttiva avrebbero, dunque, maggiori probabilità di avere a che fare con forme tumorali.

La ricerca ha osservato i dati relativi a oltre sessantamila persone a partire da un quinquennio prima di sviluppare il tumore. Per prima cosa, tale campione ha mostrato come i soggetti con gravi e prolungate apnee notturne incorrerebbero con maggiore frequenza nella formazione di coaguli ematici nelle vene. Quindi, sono stati formati due gruppi di pazienti: uno con i soggetti ai quali è stato diagnosticato un cancro e uno con soggetti sani.

È emerso che i pazienti malati hanno anche problemi di respirazione nel sonno ed è stata registrata una diminuzione pari al 3% dell’ossigenazione nel sangue per minimo dieci secondi all’ora. Il quadro, dunque, confermerebbe una correlazione tra apnea ostruttiva e rischio più alto di sviluppare il cancro. Ovviamente, lo studio merita di essere approfondito per capire i meccanismi dettagliati di tale associazione in combinazione anche con lo stile e le abitudini di vita (alimentazione, fumo, alcol, attività fisica) di ciascun soggetto.

Certo è che, se finora, abbiamo considerato chi russa solo come una seccatura ora è meglio prestare attenzione perché potremmo avere vicino una persona a rischio tumore. Chiedere consiglio al medio in tempi utili è sempre la scelta migliore.