Chromatic Typewriter: la macchina da scrivere che stampa a colori

Un artista ha modificato una macchina da scrivere sostituendo le lettere con dei martelli a colori: ecco come funziona la Chromatic Typewriter

31 Luglio 2017
Fonte: Facebook

L’idea del pittore statunitense Tyree Callahan ha già conquistato il mondo: una vecchia macchina da scrivere del 1937 è stata trasformata in una stampante a colori con un metodo di funzionamento decisamente unico. Il suo nome è Chromatic Typewriter e l’artista di Washington l’ha costruita prendendo come base una Underwood Standard, una macchina che ha fatto la storia della tipografia internazionale. Alla macchina sono stati sostituiti i tasti delle singole lettere con dei martelli a colori: in questo modo chi batte sui tasti non scrive più parole, ma lascia delle meravigliose impronte colorate.

Il risultato finale tuttavia non è molto preciso e ci vuole parecchia pratica prima di imparare ad utilizzarla nel modo corretto, ma grazie a questa idea geniale si possono creare dei veri capolavori artistici. I fogli colorati infatti possono essere anche utilizzati in seguito come base per completare opere disegnate a mano libera: l’utilizzo è potenzialmente infinito, basta usare un po’ di fantasia. L’idea di creare la Chromatic Typewriter è nata dalla partecipazione di Tyree Callahan ad un progetto per gareggiare al West Prize nel 2012: una competizione annuale votata dal pubblico e in effetti questa invenzione ha conquistato subito l’opinione pubblica. Purtroppo la Chromatic Typewriter è rimasta solo un prototipo: non è mai entrata in produzione in quanto la sostituzione dei colori richiederebbe ogni volta un dispendio di tempo e costi altissimi.

Questa invenzione è stata geniale tanto quanto quella del falegname Peter Mitterhofer di Merano che circa 150 anni fa intagliò nel legno una delle prime macchine da scrivere. Questo modello diventò il predecessore di tutti quelli moderni ma all’epoca, nessuno pensava che questo semplice lavoro di un falegname avrebbe potuto cambiare la storia. Gli esperti dell’imperatore Francesco Giuseppe I non ne rimasero colpiti, tanto che l’invenzione fu pressoché dimenticata. Successivamente fu l’azienda americana Remington a lanciare sul mercato i primi modelli di macchina da scrivere, i quali però avevano chiaramente alcuni difetti, ad esempio si potevano vedere gli errori solo dopo aver scritto alcune righe. Questi difetti furono superati solo diversi anni dopo con la creazione della storica Underwood, utilizzata anche da Callahan per la sua invenzione.

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