Coca-Cola Zero, gli ingredienti che probabilmente non conosci

La Coca Cola Zero è tra le bevande più diffuse in tutto il mondo, preferita soprattutto da chi è attento alla linea, ma cosa contiene veramente?

21 Luglio 2020

Priva di zucchero e calorie, da quando la Coca Cola Zero è apparsa sul mercato ha avuto un immediato successo tra i consumatori. Gli amanti della famosa bevanda frizzante dal colore scuro l’hanno subito preferita alla versione tradizionale, ritenendola più salutare o comunque più indicata da inserire in un regime dietetico ipocalorico. Ma siamo sicuri che ciò che contiene questa bibita non sia nocivo per la salute?

Come per la Coca Cola originale, anche la ricetta della Zero è custodita gelosamente dall’azienda produttrice (sebbene anni fa qualcuno la rese pubblica!). Gli aromi naturali utilizzati per conferire alla bibita l’inconfondibile e inimitabile gusto restano tutt’ora top secret, ma la gran parte delle sostanze impiegate nella preparazione è nota.

Oltre all’acqua, all’anidride carbonica che la rende frizzante e alla caffeina (la caffeina danneggia il viso?), la Coca Cola Zero contiene anche ingredienti non propriamente salutari. Un esempio? L’acido fosforico: è un corrosivo utilizzato in alcuni tipi di fertilizzanti e detergenti, con azione antiruggine.

Alcuni ingredienti contenuti nelle bevanda, come l’aspartame e il ciclamato di sodio (due dolcificanti) e il colorante al caramello (che conferisce l’accattivante colore) sono considerati potenzialmente cancerogeni. Anche l’acesulfame di potassio, un altro dolcificante artificiale, potrebbe avere una relazione con l’insorgenza del cancro e secondo alcuni esperti potrebbe addirittura influenzare le funzioni neurocognitive.

Non solo: secondo alcuni studi riportati da “Mashed”, potrebbe esserci un’associazione tra dolcificanti come questi e un aumento del rischio nel diabete di tipo 2. Tali sostanze, inoltre, avrebbero anche un legame con l’obesità.

Fino al 2008, inoltre, nei prodotti Coca Cola era presente anche il benzoato di sodio, un conservante conosciuto con la sigla E211. L’azienda si è impegnata a non utilizzarlo più dopo che alcuni studi hanno dimostrato una connessione tra l’assunzione di questa sostanza e l’iperattività del bambini.

Anche tra gli aromi naturali, che non sono stati mai resi pubblici, figurerebbero ingredienti affatto innocui per la salute umana, come riportato nel libro “Cibo Serio”  pubblicato nel febbraio 2016.

Nonostante le continue avvertenze degli esperti, che mettono in guardia su ciò che mangiamo e beviamo, la Coca Cola e la Coca Cola Zero restano tra le bevande più consumate la mondo (meglio del succo di frutta?). Con buona pace dei salutisti e del nostro organismo.

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