Chi è a dieta solitamente tende a stare alla larga dai salumi. Stesso discorso per chi deve tenere a bada il colesterolo. Eppure c’è un salume che, a torto, gode di una fama non molto positiva: si tratta della mortadella, che in realtà può benissimo essere inclusa in una dieta. Come sempre a fare la differenza è la moderazione. Ma perché la mortadella fa bene?

Iniziamo col dire che un etto di mortadella contiene poco meno di 300 calorie, 288 per la precisione. È anche povera di sale. Per capirci meglio, ha meno calorie di un piatto di pasta e le stesse calorie della mozzarella che, a torto, viene considerata più magra. 100 grammi di mortadella equivalgono, in termini di colesterolo, a 100 grammi di spigola o di pollo senza pelle. Ma non è solo una questione di colesterolo: questo salume ha anche un importante contenuto di B1 e B2 e di proteine nobili. È inoltre ricca di sodio, potassio, fosforo, ferro, zinco e omega-3, sostanze antiossidanti indispensabili per il contrasto ai radicali liberi. Qualcuno potrà stupirsi, ma è evidente a questo punto che si tratta di un alimento completo che è assolutamente giusto portare in tavola.

Allora via libera alla mortadella, sempre con moderazione, senza inutili sensi di colpa. La si può assumere anche in una dieta ipocalorica, dal momento che una porzione (50 grammi circa) ha calorie simili a una porzione di filetto di spigola (100 grammi) o, dentro a un panino e insieme a un frutto, diventa un’alternativa buona e sana per un pasto completo ed equilibrato consumato fuori casa. Meglio optare sempre se possibile per quella IGP in modo da evitare di consumare polifosfati.

Se quindi fino a oggi al supermercato vi siete trattenuti dal prendere la mortadella perché pensavate facesse male alla vostra linea, ora sapete che non state commettendo alcun peccato da quel punto di vista.